Parte tutto dalla città natale dell’immortale Lucio Battisti il viaggio in camper nel Reatino dell’associazione Sos Impresa per il suo evento itinerante “Strada Facendo”. Ad accogliere il camper è stata la consigliera comunale Albertina Battisti che, dopo un intervento sdi saluto nel per il centro cittadino, ha accompagnato lo staff di Sos Impresa alla scuola media, dove si è tenuto l’incontro con i ragazzi sull’uso responsabile del denaro. Al centro dell’incontro la testimonianza di Fausto Bernardini, una vittima di usura, oggi uno dei volontari di SoS Impresa che ha raccontato la sua drammatica esperienza.
“Voglio raccontarvi la mia brutta esperienza – ha esordito Fausto – ma prima voglio sapere cosa sapete del denaro. Il denaro è un valore di scambio, il lavoro per esempio viene compensato dal fatto di ricevere dei soldi con cui ci si comprano delle cose. Il denaro ha un valore. Viene anche gestito dalle banche, se tu vai a chiedere un prestito alle banche loro poi i soldi li rivogliono, ma non devi ridare la tessa cifra ma leggermente superiore, questa differenza si chiama tasso d’interesse. Avevo bisogno di denaro, per gestire al meglio l’Associazione Sportiva, in banca non me lo hanno dato quindi mi sono rivolto ad un ‘amico’ chiedendogli un aiuto economico, questi mi ha presentato un suo conoscente, ‘non ti preoccupare, mi aveva detto – ha un armadio pieno di soldi, ti chiede un po’ più di interesse, ma è una persona tranquilla’. Alla fine ho accettato ed è iniziato il mio calvario. Ero presidente di una associazione sportiva, sono di Roma e abito in un quartiere periferico e nella mia zona non c’era nulla per i giovani e quindi ho deciso di creare questa associazione sportiva, che alla fine dell’opera contava circa 200 iscritti, tra bambini, adulti, ragazze e ragazzi. La squadra cresce ed avevo bisogno sempre di più denaro per mantenerla. tra trasferte, assicurazioni, materiale sportivo. All’inizio ero sostenuto dagli sponsor, ma poi questo aiuto è venuto meno. Mi sono trovato con gli assegni scoperti. Ho fatto questo errore, sono entrato in un vortice senza fine da 10000 euro, in un anno e mezzo gliene ho ridati 300000. Io ero un disperato che cercava solo soldi così da ridarli a questa persona. All’epoca lavoravo in una grande azienda delle telecomunicazioni, lavoravo poco e poi andavo in giro per Roma a chiedere i soldi a chiunque conoscessi. Per colpa di questa cosa ho distrutto tutte le mie amicizie, le mie relazioni sociali, ho distrutto il mio patrimonio e la mia famiglia era in gravi difficoltà. Ad un certo punto non ce la facevo più, non avevo più soldi da dargli, così lui decise di mandare un suo amico, una montagna di muscoli, che suonò a casa e minacciò di andare il giorno dopo a rapire mia figlia a scuola. Lì ebbi un atto di forza di capire dove fossi andato a finire. Il giorno dopo incontro un collega che mi aveva prestato dei soldi e che giustamente li rivoleva, insiste per portarmi in banca. Arrivati lì ebbi il coraggio di raccontargli tutta la mia situazione e lui mi mise in contatto con suo cugino che stava nella polizia, spingendomi a denunciare il tutto. La polizia fa tutto, intercettazioni e altro e intanto per 2 mesi ci mandarono, a me e tutta la famiglia, in una località segreta. Dopo sono stati condannati e per fortuna ho conosciuto Lino e l’associazione che mi ha aiutato a capire tutta la situazione in cui mi ero infilato. È importante che capiate che solo denunciando si può uscire da tutto ciò, pensare di uscirne da soli è impossibile. Sappiate che se sentite qualcuno in questa situazione c’è una associazione che lo può aiutare”.
Durante il pomeriggio ci si è spostati nella Sala Consiliare del Comune per l’incontro “Conversazione su sovraindebitamento e usura: malattie nascoste” dove sono intervenuti la consigliera comunale Albertina Battisti e il Presidente di Sos Impresa Lazio Lino Busà. Si è parlato di quanto sia importante il lavoro svolto sul territorio, cercando di far capire alle persone che denunciano l’usuraio che non sono sole. Una conversazione molto interessante che ha sottolineato l’importanza di non sottovalutare la pratica mafiosa nei piccoli comuni, ricordando che la strada da fare è ancora lunga e difficile, ma va fatta insieme.
Il messaggio che si vuole lanciare è fondamentale ed è quello che non bisogna vergognarsi di chiedere aiuto.
Appuntamento a mercoledì 2 ottobre a Leonessa a partire dalla mattina:
Ore 10: Incontro presso la scuola media con la testimonianza di Fausto Bernardini
Ore 16: Performance teatrale “La mano sulla Spalla” – Auditorium Santa Lucia
Ore 18: Conversazione su “Ecco chi sei. Pio La Torre nostro padre.” con l’autore Franco La Torre.
Foto: RietiLife ©