“Accelerare e rispettare gli impegni presi. Viaggia su questo binario lo sviluppo della rete ferroviaria del nostro capoluogo”. Lo dice Alberto Paolucci, Segretario generale della Uil di Rieti e della Sabina romana. “C’è sempre un intoppo, una scusa, che ritarda il finanziamento, la progettazione e l’esecuzione delle opere necessarie per strappare la provincia reatina dall’isolamento infrastrutturale – dice Paolucci – E’ un gioco politico che conosciamo bene, ma noi non ci rassegniamo. Ultimo intoppo in ordine di tempo è la decisione di Rfi di cancellare momentaneamente la tratta ferroviaria da Rieti a Passo Corese, annunciata nell’ottobre 2017 dall’allora ministro Del Rio e dall’amministratore delegato di Rfi proprio nella nostra città all’interno di un più ampio progetto di sviluppo e riqualificazione delle aree colpite dal terremoto del 2016”.
“Nel frattempo – prosegue Paolucci – c’è in piedi tutta la vicenda dei treni bimodali che dovrebbe sbloccarsi in pochi mesi. L’acquisto e l’entrata in funzione di questi convogli permetterebbe ai pendolari reatini di raggiungere la Capitale passando per Terni in circa un’ora. Su questa soluzione, che abbiamo proposto anni fa tra lo scettiscismo generale e che oggi tutto il mondo politico condivide – le istituzioni devono accelerare perché il tempo passa e le condizioni di disagio di tante persone che per lavoro o studio si spostano quotidianamente a Roma non sono più tollerabili”.
“Chiediamo ai rappresentanti politici eletti nel reatino al di là degli schieramenti – aggiunge Paolucci – di unirsi e lavorare per il bene della città e della sua provincia, facendo pressione o presso il presidente della Regione o presso il Governo nazionale e il Presidente del Consiglio Conte affinché le opere promesse vengano al più presto realizzate”. “I reatini non sono cittadini di serie inferiore – conclude l’esponente Uil reatino – Bisogna accelerare sui treni bimodali e metterli al più presto a disposizione dei pendolari. Ma poi è giusto rispettare gli impegni presi, perché è troppo facile ma anche effimero, annunciare collegamenti diretti da e per la Capitale e poi cancellarli con un colpo di spugna”.
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