“È stato pubblicato il 25 settembre scorso il provvedimento per usufruire del ‘Credito d’Imposta Sisma’, un’interessante misura molto attesa dalle imprese dei territori rientranti nel cratere sismico del 2016. Molto attesa perché annunciata oltre un anno fa da Lazio Innova, ma giunta alla sua concretizzazione solo pochi giorni fa, quando l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato le istruzioni per la compilazione e la piattaforma telematica deputata all’inserimento dei dati”: lo dice Confartigianato Imprese Rieti.
“Ricordiamo che, grazie a questa misura, le imprese con sede nei 15 Comuni del Cratere Sismico (Accumoli, Amatrice, Antrodoco, Borbona, Borgo Velino, Cantalice, Castel Sant’Angelo, Cittaducale, Cittareale, Leonessa, Micigliano, Poggio Bustone, Posta, Rieti, Rivodutri), possono caricare sulla piattaforma tutte le fatture relative agli investimenti sostenuti dal 06/04/2018 al 31/12/2019 in macchinari, attrezzature e impianti, generando un credito di imposta che le imprese potranno utilizzare in compensazione, a decorrere dal periodo d’imposta in cui è stato effettuato l’investimento” aggiunge Confartigianato Imprese Rieti.
Il credito di imposta fruibile è pari al 45% per le piccole imprese, al 35% per le medie imprese, al 25% per le grandi imprese. Le risorse complessive sono 43,9 milioni di euro, di cui possono beneficiare tutti i 140 Comuni del cratere sismico del Centro Italia. Le domande possono essere presentate fino a esaurimento risorse.
“Una misura tanto attesa e preziosa per le imprese del territorio che tanto hanno patito gli strascichi che il sisma del 2016 ancora lascia dietro di sé. Eppure, anche questa volta, gli enti preposti alla gestione delle richieste, non perdono occasione per creare confusione e ritardi nell’accesso alle risorse. Fin da subito Lazio Innova ha specificato che sarebbero potuti rientrare, quali beni ammissibili, anche gli investimenti già oggetto di contributo pubblico. E infatti nella pagina dedicata viene riportato “… cumulabile con aiuti del minimis e con altri aiuti di stato che abbiano ad oggetto i medesimi costi ammessi a beneficio…”. Tuttavia, nella modulistica rilasciata dall’Agenzia delle Entrate, tra i vari quadri in cui fornire le dichiarazioni per la fruizione del beneficio, si chiede di dichiarare che “gli investimenti di cui alla presente comunicazione non sono oggetto di altri aiuti di Stato e di aiuti de minimis disposti da leggi nazionali, regionali o comunitarie””. scrive Confartigianato Imprese Rieti.
“Il nostro ufficio Credito e Incentivi – commenta Maurizio Aluffi, Direttore di Confartigianato Imprese Rieti – ha prontamente presentato un quesito a Lazio Innova che, da parte sua, rimarca semplicemente che il soggetto attuatore della misura è l’Agenzia delle Entrate, alla quale vanno inviate tutte le segnalazioni del caso. Ciò che dispiace di più è la mancata attenzione alle imprese che, come sempre, sono vittime di ritardi, eccessiva burocrazia, regolamenti poco chiari e oggetto di una pressione fiscale fuori da ogni logica”.
“Così torna tutto in mano all’Agenzia delle Entrate da cui attendiamo un sollecito chiarimento. E intanto le imprese aspettano” conclude Confartigianato Imprese Rieti.
Foto: Confartigianato Imprese Rieti ©