(di Christian Diociaiuti) In sala stampa c’è aria di ultimo impero. Il Rieti ha perso l’ennesima partita. Lo ha fatto per 2-1 con la Paganese (leggi). Conferenza stampa alle 20 inoltrate: si presenta il solo Alberto Mariani. Nessuno della società, no direttore, no presidente. Solo addetto stampa, slo e qualche altro rappresentante che non sarebbe comunque sufficiente a dare risposte al momento pessimo del Rieti, tra i peggiori della storia del club.
“Il Rieti è indifendibile, lo dice il risultato – dice Mariani – l’approccio, i ragazzi non sono difendibili. Abbiamo sentito troppo l’importanza di questa gara, sicuramente il gol preso in quel modo, l’ennesimo preso male. Ci ha tolto ogni certezza. Solo gli ultimi dieci minuti abbiamo dato sensazione di reazione. Qualcosa dobbiamo fare: avrò un confronto con la società tra domani e dopodomani. Domani saremo a Firenze in Lega. Qualcosa va fatto, bisogna per forza trovare una soluzione. Può mancare la fortuna, l’attenzione, non deve mancare lo spirito, l’atteggiamento. In questi momenti parlare è la cosa più sbagliata. Non venire qui a metterci la faccia sarebbe stato da vile, non posso pronunciarmi in qualche modo. Società assente? Il direttore aveva un impegno inderogabile, il presidente (non è in città, ndr) mi ha mandato un messaggio stamattina, non ho nulla da rimproverare, non mi dà fastidio. Ho due spalle grosse così”.
Per ora non si parla di dimissioni: tutto rimandato al confronto dell’inizio settimana. “Non posso dire altro, a mente calda non sono abituato a parlare. Ma non sono parole di commiato le mie. La società deciderà il meglio, c’è da cambiare rotta” chiude Mariani.
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