(ch.di.) Le sarebbe servito il record italiano (che le appartiene, realizzato indoor) per centrare la finale. Ieri, l’astista reatina Roberta Bruni, ha gareggiato nella gara di qualificazione per a finale del Mondiale di Doha: 4,35. Al di sotto del 4,52 saltato quest’anno e troppo poco per ripresentarsi in pedana domenica.
A margine della gara, Bruni ha pubblicato un post su instagram per parlare di come si sente dopo la gara in Qatar, gli obiettivi e le sensazioni.
“Mosca 2013 mondiale assoluto, rinunciato per un problema fisico. Europei Zurigo 2014, l’inizio della fine. Oggi Doha 2019: usciamo contenti al 50%. 50% contenti per la stagione del 2019 e per la grande consapevolezza che abbiamo su ciò che possiamo fare e su quanto valiamo. 50% scontenti perché c’è sempre da migliorare e non bisogna mai mai mai accontentarsi anche delle belle esperienze. Volevo ringraziarti con il cuore Riccardo Balloni (il suo tecnico reatino, ndr) perché un altro coach al posto tuo mi avrebbe già uccisa e seppellita tempo fa, ma tu non hai mai smesso di crederci. Mai. Neanche un secondo. Hai sempre cercato di assecondarmi quando serviva e di insultarmi quando era giusto farlo. Oggi non posso che dirti grazie. Abbiamo vissuto finalmente il nostro primo mondiale assoluto con serenità e voglia di dimostrare soprattutto a noi stessi che la strada che stiamo facendo è quella giusta. Non usciamo soddisfatti della misura ovviamente ma usciamo consapevoli entrambi della strada da fare per il 2020 – ha scritto Bruni aggiungendo un’altra serie di ringraziamenti e chiudendo – ora mi prendo qualche giorno di relax dopo questa lunga stagione per me molto positiva e ricca di emozioni e gioie, ma con testa al 2020. Tornerà una robiBi ancora più agguerrita e affamata di questa del 2019″.
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