Il 24 Settembre 1869 nasceva a Rieti, nel popolare quartiere di Porta Conca, Massimo Rinaldi. Figlio di contadini, fu ordinato sacerdote nel luglio 1893: dopo le esperienze di parroco a Ornaro e Greccio, fu al seguito dello zio, Domenico, vescovo di Montefiascone.
Nel 1900 scelse di essere missionario, entrando nella Congregazione dei Missionari di San Carlo/Scalabriniani, nata per il servizio agli emigrati: trascorse nel profondo Brasile dieci anni intensi, raggiungendo ogni popolazione e recando il Vangelo. Nel 1910, da Superiore provinciale del Rio Grande do Sul, venne richiamato a Roma, dopo la morte del Beato Scalabrini, per ricoprire gli incarichi di Procuratore ed Economo Generale della sua famiglia religiosa. Infine, nell’agosto 1924 Papa Pio XI lo nominò Vescovo di Rieti: un servizio che esperì con grande zelo apostolico e lungimiranza di autentico Padre, Maestro e Pastore. Morì a Roma il 31 maggio 1941 e venticinque anni dopo il suo corpo fu traslato nella Cattedrale di Rieti. La causa di canonizzazione venne aperta il 25 gennaio 1991 e nel febbraio 2005 Papa Benedetto XVI lo proclamò Venerabile.
Massimo Rinaldi è considerato il Vescovo centrale della storia della Chiesa di Rieti. Per ricordare il 150° anniversario della sua nascita, ieri, 24 settembre 2019, si è tenuta una Solenne Liturgia Eucaristica nella Basilica di Sant’Agostino nel cui territorio Massimo Rinaldi venne alla luce. La celebrazione è stata presieduta da Monsignor Giovanni Maceroni, presidente dell’Istituto Storico Massimo Rinaldi di Rieti, concelebranti don Marco Tarquini e don Valerio Shango.
Foto: Massimo RENZI ©