750 bambini e ragazzi, tra i 4 e i 13 anni, in questi giorni hanno preso parte a percorsi formativi per accrescere le competenze e la conoscenza delle procedure da seguire in caso di emergenza a scuola e non. Sono gli alunni delle scuole primarie e secondarie dell’Istituto comprensivo Minervini-Sisti di Rieti nell’ambito dell’iniziativa “AR-Unfold Safety Happenig: La Protezione Civile al centro d’Italia. #RUSH”, una manifestazione pensata appunto per promuovere e far conoscere ai cittadini le attività della Protezione civile organizzato dalla Alessandro Rinaldi Foundation in collaborazione con l’Agenzia Regionale della Protezione Civile della Regione Lazio, con il supporto del Coordinamento Volontario di Protezione Civile della Regione Lazio e il patrocinio del Comune di Rieti.
“Una pregevole iniziativa che abbiamo sposato con entusiasmo e convinzione perché credo che sia importantissimo promuovere e consolidare la cultura della prevenzione e della sicurezza nei nostri ragazzi sin da piccoli – commenta la dirigente scolastica della Minervini Mara Galli – per farli crescere con una consapevolezza maggiore di quella che hanno le nostre generazioni rispetto alla capacità di affrontare e reagire di fronte alle emergenze come ad esempio un terremoto, tanto per restare in un ambito che purtroppo interessa da vicino il nostro territorio. Queste iniziative però oltre a contribuire a far crescere la consapevolezza tra i nostri ragazzi, fornendo loro strumenti che, ci auguriamo non servano mai, per fronteggiare con prontezza le emergenze servono a promuovere queste buone pratiche anche all’interno delle famiglie per i bambini e i ragazzi quando si confrontano a casa con genitori e parenti fanno un’operazione di diffusione e promozione molto più capillare e profonda di quanto si possa immaginare. Accanto a queste finalità vorrei porre l’accento sul fatto che queste giornate, durante le quali i ragazzi entrano in contatto con i volontari e gli operatori della Protezione civile, hanno anche una grande valenza dal punto di vista orientativo: vedendo che funziona la macchina della Protezione civile i nostri ragazzi potrebbero scoprire vocazioni e passioni che potrebbero tornare utili per un futuro professionale che altrimenti non avrebbero intrapreso”.
I 750 ragazzi delle elementari e le medie della Minervini in questi giorni hanno preso parte a incontri con squadre della Protezione civile regionale che nell’aula magna della scuola reatina hanno mostrato materiali informativi calibrati e modulati sulle età dei giovani interlocutori e una paio di classi hanno anche avuto l’opportunità di visitare la nuova sala operativa della Protezione civile del Lazio a Roma. Tutto questo percorso troverà compimento e conclusione sabato mattina quando la scuola metterà in atto una vera e propria prova di evacuazione e dopo, una volta ritrovati nei predefiniti punti di raccolta, i giovani studenti si ritroveranno nel cortile interno per assistere e prendere parte ad alcune esibizioni organizzate dalla Protezione Civile.
Sabato mattina saranno coinvolti anche gli alunni della scuola materna con percorsi pensati appositamente per i bambini dai 3 ai 5 anni mentre andranno in scena dimostrazioni di calata con le funi dalla scala di emergenza, esercitazioni con cani da soccorso e droni e la simulazioni di spegnimento di incendi. “È evidente che il fattore emotivo in caso di emergenza è determinante – conclude la preside della Minervini – Ma queste iniziative possono aiutare fornire strumenti utili per fronteggiare le emergenze e creare una cultura che se coltivata sin da piccoli permette, una volta diventati adulti, di comportarsi in modo più adeguato in situazioni nelle quali spesso noi adulti di oggi nella migliore delle ipotesi non sappiamo cosa fare se non addirittura creare ulteriori impedimenti rispetto a quelli già connaturati all’emergenza. Per questo motivo ringrazio la Alessandro Rinaldi Foundation e la Protezione Civile per averci permesso di prendere parte a questa iniziativa ma anche tutto il personale della scuola, docente e non docente, con in testa la professoressa Cinzia Zola che ha svolto egregiamente il ruolo di coordinamento, per essersi messo a disposizione e aver agevolato lo svolgimento delle iniziative”.
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