Ha origini cantaliciane Elena Micheli, l’argento ai mondiali di pentathlon moderno a Budapest. Il titolo è arrivato ieri, nella rassegna iridata: per la carabiniera di origini reatine che si allena a Roma un exploit che vale l’Olimpiade. Alle prime tre classificate, infatti, pass diretto per Tokio 2020.
L’azzurra ha totalizzato 1357 punti, concludendo solo dietro alla bielorussa Volha Silkina, oro con 1368, e beffando sul traguardo la britannica Kate French, che ha terminato la prova con lo stesso score (1357) dell’atleta tricolore. Micheli, sesta nella scherma e nel nuoto, 17esima nella prova di equitazione e nona nella laser-run, è tornata a regalare all’Italia una medaglia mondiale 14 anni dopo l’oro conquistato da Claudia Corsini. L’exploit della ventenne, campionessa mondiale juniores nel 2018 a Kladno, in Repubblica Ceca, consegna al Pentathlon Moderno la prima certezza olimpica in vista della rassegna a cinque cerchi in programma in Giappone nel 2020. Il pass era garantito alle prime 3 classificate.
Elena, figlia di Giacinto Micheli, cantaliciano doc, pratica pentathlon da quando è piccola. Pomeriggi di intenso allenamento che l’hanno portata prima nel gruppo sportivo e poi ai mondiali. Ma soprattutto, che la porteranno verso il sogno di ogni atleta: le olimpiadi.
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