(di Christian Diociaiuti) Può un animale aiutare un malato? Sì. Possono un maialino e il suo grugnito portare sostegno a chi affronta un percorso di cure difficilissimo? Rispondiamo ancora sì. Ecco. E c’è qualcosa che, per rispondere, è più che concreto: ve lo ricordate il tenerissimo Bacon, il maialino della reatina Consuelo D’Antonio, entrambi ospiti nel Salotto di Simona (guarda l’intervista)? Bene: la Pig Theraphy di Bacon e D’Antonio ora è sbarcata all’Hospice San Francesco, struttura d’eccellenza di Rieti che si occupa di dare sollievo a pazienti che necessitano di cure palliative. Ecco il perché dell’ampio preambolo sul rapporto animali-malattia. Sì, un maialino in corsia. E i benefici si vedono. Lo dicono medici, infermieri, tecnici, operatori, familiari, pazienti. Tutti.
DOTTOR MAIALINO – Dicevamo, Bacon – assieme alla sua padrona, Consuelo – è entrato all’hospice di Rieti. Ed è la prima volta che un animale del genere varca la soglia di una corsia d’ospedale, peraltro una struttura che accoglie pazienti così delicati e bisognosi di attenzione. Bacon – piccolo maialino vietnamita e protagonista del libro Pig Therapy di Consuelo D’Antonio – è stato accolto con curiosità e amore dal personale dell’hospice e dai pazienti, ma anche dalle famiglie. “Da un anno ormai ci stiamo imbattendo in questa nuova ed unica esperienza, il cui obiettivo è quello di dimostrare le migliorie fisiche e psicologiche che l’animale può portare sulle persone” fanno sapere dall’Hospice San Francesco.
SPERIMENTALE – Di fatto si tratta di “una ricerca in gran parte sperimentale – aggiungono dall’Hospice – resa possibile grazie alla volontà del referente del servizio del reparto, la dottoressa Anna Ceribelli. Il tutto raccoglie una connotazione umana quanto scientifica: non dimentichiamo che tale esperienza è stata presentata a livello nazionale e sarà spunto per ulteriori lavori. Un grazie sentito per tutti gli operatori sanitari e di supporto, in particolare al coordinatore Alessandro Faraglia, alla dott.ssa Marianna Brollo, al dott. Andrea Boncompagni, medici di riferimento storici dell’Hospice che hanno permesso di realizzare questa esperienza e di renderla parte integrante di un servizio sociale e medico molto complesso” aggiungono dal San Francesco.
ALLEATO – L’arrivo di Bacon – e della professionalità di Consuelo, che cresce e studia grazie al suo fidato animale, ma soprattutto porta conforto, sorriso e cure – all’Hospice San Francesco sottolinea ancora una volta l’unicità e la forza di questa struttura. RietiLife, quasi quotidianamente, è letteralmente inondata di ringraziamenti per questa struttura che – per quei pochi che non lo sapessero – lo ribadiamo, tratta pazienti con quadri clinici complessi, che hanno necessità di cure palliative, spesso per motivi oncologici. Ne hanno bisogno in un ambiente pieno di calore umano e professionale, che non si smentisce mai. Un’eccellenza tutta reatina l’Hospice San Francesco, che non si smentisce mai. E che oggi ha un alleato più. Piccolo, a quattro zampe, rosa. E tenerissimo.
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