(r.l.) Disagi in vista per studenti, famiglie, docenti e personale scolastico. Parliamo dell’istituto Magistrale Elena Principessa di Napoli che non si trasferirà presso l’edificio dei Geometri in via Angelo Maria Ricci (che ospita l’università oltre al Ciancarelli). Nuova destinazione l’Asi, il consorzio per il nucleo industriale. “Questa è l’amara sorpresa per noi genitori che abbiamo appreso la notizia solo lunedì mattina, in un incontro con il presidente della Provincia Mariano Calisse, il dirigente dell’Usp Lorenzini, l’ingegnere Sandro Orlando, la consigliera Claudia Chiarinelli e la componente genitori” scrivono a RietiLife i genitori dei ragazzi dell’Elena Principessa di Napoli. Da ricordare che la scuola – e in particolare la sua succursale Sacchetti Sassrtti – sono stati al centro dell’attenzione nei messi passati, tra proteste e disagi. LEGGI ANCHE: QUANDO RIPARTONO LE LEZIONI
“Il nuovo anno scolastico sta per iniziare e la sede unica tanto aspettata purtroppo non sarà disponibile per l’inizio delle lezioni. Sono cinque quindi le sedi su cui i docenti dovranno alternarsi per fare lezione, cosa che in alcuni casi genererà disagi. Noi genitori di fronte a questo trasferimento ‘obbligato’ siamo amareggiati pur nella consapevolezza che la sicurezza dei nostri figli è senz’altro la cosa più importante. Siamo in difficoltà perché non abbiamo altra possibilità ma ci aspettavamo di poter entrare nell’Istituto dei Geometri e siamo preoccupati temendo un impoverimento della didattica in termini di strumenti, di opportunità laboratoriali e con l’impossibilità di fare motoria” dicono ancora i genitori.
“Liceo Classico, Istituto ‘L. di Savoia’, CPIA e nucleo industriale – presso lo stabile già occupato in parte dall’Istituzione formativa – e la sede centrale in piazza Mazzini: sono le sedi in cui si troveranno divisi i nostri figli – aggiungono i genitori – Alcuni ambienti della sede centrale come laboratori, biblioteca e aula magna, sono stati adibiti ad aule e non possono essere utilizzate come dovrebbero. La sede di via Moisè di Gaio, che era stata messa in campo come alternativa, non può essere utilizzata per la mancanza di alcuni documenti inerenti la vulnerabilità sismica dell’edificio. Gli studenti avranno a disposizione una navetta, gratuita, per arrivare a scuola ma molti, almeno il 40%, sono fuori sede e quindi costretti ad un ulteriore spostamento. Ci aspettavamo di più, anche perché i disagi ricadono sugli alunni, i docenti, il dirigente scolastico e noi genitori” continua lo “sfogo, senza polemica, di mamme e papà che speravano in un anno scolastico più sereno in cui i propri figli smettessero di sentirsi ospiti”.
Al Corriere di Rieti, sul tema, il consigliere provinciale e comunale, Claudia Chiarinelli dice: “Non avendo certezze sulla documentazione relativa alla sicurezza di un edificio costruito negli anni ’80, siamo stati portati a prendere questa decisione. A ottobre dovrebbero iniziare a Palazzo Aluffi i lavori per mettere gli infissi, gli interventi termosanitari e le finiture edili, per cui per gennaio massimo febbraio si potrà consegnare l’edificio all’università e destinare la sede di via Ricci all’intero istituto Elena Principessa di Napoli”.
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