“C’è una vicenda che va risolta subito senza se e senza ma, senza troppi distinguo. Questa vicenda riguarda la quotidianità di trenta ragazzi disabili che frequentano il centro diurno dell’associazione reatina famiglie portatori di handicap di Campomoro”. Lo dice Alberto Paolucci, Segretario generale della Uil di Rieti e della Sabina romana.
“L’associazione Arfh rischia la chiusura perché, come sostiene il suo Presidente, ci sarebbero debiti accumulati che l’amministrazione comunale non riconosce – dice Paolucci – Da parte sua, l’assessore ai servizi sociali sulla sua pagina Facebook, sostiene che la posizione del Comune sarebbe differente da come è stata ricostruita”.
“Nel mezzo ci sono però persone che hanno bisogno di assistenza – aggiunge Paolucci – e ci sono famiglie che su questo sostegno hanno fatto affidamento per anni. Basta questo per attivarsi e risolvere quanto sta accadendo nella nostra città. Non spetta a noi ricercare torti o ragioni dell’una o dell’altra parte. A noi interessa che trenta ragazzi molto meno fortunati di tante altri non vengano abbandonati e che possano continuare ad avere momenti di socializzazione, svago e divertimento. Tutto questo può assicurarlo, come già fatto per più di venti anni, dall’Associazione Arfh e quindi il Comune deve trovare una soluzione al più presto”.
“Siamo convinti – conclude Paolucci – che il sindaco Cicchetti interverrà in prima persona e troverà il modo di porre fine e risolvere una vicenda che sta assumendo contorni grotteschi. È su questi episodi che si misura la sensibilità degli amministratori e di una amministrazione. La civiltà viene prima di tutto”.
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