“Dopo tre anni dal sisma che ha devastato i nostri territori, era il 24 agosto 2016, Confartigianato Imprese Rieti vuole lanciare un appello alla politica e alle Istituzioni. L’attuale crisi di Governo non aiuta, ma nessun rappresentante del popolo che risiede in Parlamento può permettersi di dimenticare i luoghi e le comunità dove la ricostruzione procede troppo lenta, fra mille difficoltà operative e burocratiche”. Lo scrive Confartigianato.
“L’ex Presidente del Consiglio Conte, nel recente discorso pronunciato davanti al Parlamento, non ha avuto il tempo di spendere nemmeno una parola per chi ha perso affetti e beni e, nonostante tutto, continua a combattere per un futuro ancora difficile da immaginare. Aveva promesso un Testo Unico sul terremoto e la legge sulla gestione delle emergenze. Li stiamo ancora aspettando. Il nostro plauso va invece a tutti quei Comuni e Sindaci delle zone del cratere che, in questi tre anni, sono stati il perno di tutte le iniziative emergenziali e strutturali intraprese dopo il sisma. Confartigianato Imprese Rieti ripropone con forza un piano di ricostruzione condiviso, finalizzato alla rivitalizzazione dei borghi e dei territori, allo sviluppo economico e alla riorganizzazione dei servizi. Assi paralleli e imprescindibili che interessano tutta la provincia, tanto più dove il terremoto ha accelerato di decenni i processi di abbandono e spopolamento. Perché è questo il punto chiave da cui ripartire. Il terremoto è stato acceleratore di fenomeni sociali ed economici che tutti i territori montani stanno vivendo. Un dramma nazionale, quindi. Per questo servono interventi rapidi, partendo dai Comuni del cratere sismico, disegnando strategie durature per rivitalizzare i territori alpini e appenninici” aggiunge Confartigianato.
“Nei comuni del cratere la ricostruzione è troppo lenta. I borghi da ricostruire devono diventare spazi di vita, di impresa, di socialità e di condivisione. La preoccupazione maggiore nasce dalla paura che la politica sia presa da altri obiettivi, che la crisi in atto riduca l’attenzione per le comunità dei paesi terremotati. Confartigianato si impegnerà per sbloccare quanto si è fermato o non è mai partito, per evitare di affossare quei comuni e farli soffrire come e più dei giorni del terremoto” continua Confartigianato.
“Siamo pronti a lavorare per una ricostruzione rapida ed efficace dei paesi, dei luoghi, delle comunità, che contrasti fragilità e spopolamento – afferma Franco Lodovici, Presidente di Confartigianato Imprese Rieti – purtroppo tre anni non sono bastati per riportare un po’ di fiducia alla gente dell’area appenninica devastata dal terremoto. Oggi soffriamo come allora nel vedere questi paesi ancora distrutti, le case, gli edifici pubblici, le chiese, i monumenti. Ancora e solo macerie”.
“Confartigianato ritiene altresì indispensabile agire sulla leva fiscale in tutti quei territori dove la ricostruzione inevitabilmente dovrà essere accompagnata dalla necessità di ripensare a “cosa” queste zone saranno nei prossimi anni. Un grande lavoro che dovrà essere accompagnato da regole certe e dallo snellimento burocratico che consenta un ritorno delle famiglie, la nascita di nuove imprese, uno sviluppo economico compatibile. Condizioni essenziali per far restare i giovani, per regolare e migliorare i servizi pubblici, per garantire la sopravvivenza delle attività commerciali, delle aziende. Territori dove agricoltura, turismo, artigianato e manifattura devono tornare a generare reddito, ricchezza, bellezza e fiducia. Confartigianato Imprese Rieti plaude all’iniziativa di UNCEM (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani), che in queste ore ha avviato una campagna di raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe, dal titolo ‘Oltre il terremoto, per le comunità e i territori’. Quanto verrà raccolto sarà destinato ai cinque Comuni tra i più colpiti dal sisma per altrettanti progetti sociali. Tutti possono contribuire. Un piccolo, concreto gesto che vede unirsi il sistema degli enti locali montani italiani ai territori colpiti dal terremoto” conclude Confartigianato.
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