“Ieri, 1° agosto, Cgil e Uil, sono intervenute per l’ennesima volta presso i vertici aziendali della Asl Rieti, in merito alla situazione dei lavoratori impegnati nella raccolta e smaltimento rifiuti speciali, senza ottenere le promesse dei giorni precedenti”: lo scrivono FP CGIL Rieti Roma EVA con Massimiliano De Santis e UILTuCS UIL Rieti con Pietro Feliciangeli.
“Nei giorni scorsi, i vertici di Asl Rieti avevano rassicurato i sindacati sul mantenimento dei livelli occupazionali e reddituali dei lavoratori in questione. Ferma restando la mancata convocazione di un incontro, committenza, organizzazioni sindacali e società interessate, nel tardo pomeriggio di ieri, i 7 lavoratori sono stati convocati dal responsabile della Società Diemme Srl che attualmente svolge il servizio di pulizie e costretti, con la minaccia di non essere assunti, a sottoscrivere un contratto part-time economicamente peggiorativo, rispetto al precedente” aggiungono i sindacati.
“I lavoratori perderanno circa 300-400 euro nette al mese, per cui da una retribuzione di 1400 euro passeranno a 1.000, euro mensili. Le Segreterie di FP CGIL Rieti Roma Eva e UILTuCS Rieti ritengono inaccettabili i metodi comportamentali di committenza ed azienda e rifiutandoli oltretutto nel merito, confidano in una immediata riconsiderazione delle scelte adottate. Rimane lo stato di agitazione del personale, si riservano iniziative di protesta” concludono i sindacati.
Foto: RietiLife ©