Dopo il mancato via libera alla cassa integrazione, nel pomeriggio di oggi 43 lavoratori della Elexos (ex Schneider Electric) hanno deciso di occupare lo stabilimento di Rieti. “Il gesto estremo – spiega all’ANSA il segretario Fiom Cgil Rieti Roma Eva, Luigi D’Antonio – si è reso necessario per difendere i posti di lavoro messi a rischio dalla procedura di licenziamento collettivo e che scade il 28 luglio.
Dopo gli impegni presi per la prosecuzione con una cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività in attesa di una soluzione industriale ci ritroviamo senza nessun accordo e con le lettere di licenziamento pronte. È assurdo – aggiunge D’Antonio – che dopo aver investito 60 mila euro a lavoratore più tutta la mobilità proprio per lavorare e reindustrializzare il sito, adesso ci venga detto che non ci sono i soldi per coprire i costi della cassa integrazione. Facciamo un appello a tutte le istituzioni affinché si trovi una soluzione per evitare i licenziamenti.
C’è un accordo sottoscritto al Mise, firmato da tutti, compresa Schneider che ha ceduto il sito. I lavoratori con questa iniziativa intendono difendere anche lo stabilimento sentendosene anche ‘proprietari’ visto – conclude il segretario Fiom Cgil Rieti Roma Eva – che hanno contribuito con circa 3 milioni di euro per rilanciarlo”. (ANSA)
Foto: D’Antonio FB ©