(di Chiara Pallocci) “Con la collaborazione dei colleghi ho ricostruito la Polizia Locale di Rieti”. A dirlo è l’ex Comandante Massimo Belli, in servizio a Rieti fino al marzo di quest’anno. Belli parla, per la prima volta dalla fine della sua esperienza reatina, all’alba del nuovo incarico sulla costa adriatica. Ringraziare tutti coloro che, con lui, hanno collaborato e lavorato gomito a gomito dal giorno del suo insediamento – il 1 gennaio 2018 – sino al termine del suo incarico, è la sua improrogabile intenzione. Laureatosi giovanissimo in Giurisprudenza, Massimo Belli era arrivato a Rieti dopo aver diretto la Polizia provinciale di Frosinone per ben 13 anni.
“GRAZIE A TUTTI” – “Ringrazio il personale della polizia locale di Rieti per il lavoro svolto durante la mia dirigenza che, purtroppo, è rimasto incompiuto per cause estranee a me e a loro – racconta a RietiLife – Gli agenti sono stati fantastici. La Polizia Locale veniva fuori dal periodo buio della scomparsa della collega Scioscia. Rieti mi ha accolto e, insieme all’assessore Onorina Domeniconi, stavamo lavorando bene. La ringrazio per la disponibilità e vicinanza espressa nella vicenda che mi ha interessato e, per la quale, non avevo alcuna responsabilità penale, civile o erariale”. Un’esperienza interrotta, dice Belli, senza aver completato “il lavoro che stavamo facendo per la città di Rieti, a piedi lungo le vie della città per ascoltare i suggerimenti dei cittadini, sempre a loro completa disposizione e in sinergia con le altre forze: i vertici della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Penitenziaria, con i quali ho collaborato proficuamente”.
IL LAVORO FATTO – Attuare l’indirizzo politico dell’amministrazione calmierandolo con i giusti suggerimenti tecnici. Tante le occasioni da ricordare, il grande lavoro sullo smaltimento dei rifiuti, le prime partite del Football Club Rieti tornata in C dopo tanti anni o, ancora, quella volta in cui, sulla Terminillese, durante una fitta nevicata, il proprietario di una Bmw, auto notoriamente a trazione posteriore, sistemava le catene sulle ruote anteriori. Il nodo viabilità e i cambiamenti: “La viabilità, ad esempio, è legata a fattori semplici come l’abitudine e cambiare le abitudini è sempre problematico. Ridefinire il senso di via Tancredi o i parcheggi di via Cintia non sono state opere complesse, ma vanno metabolizzate.”
LA CITTÀ CHE CAMBIA – “Rieti sta vivendo la sua evoluzione, la città di 20 anni fa non è quella attuale – prosegue – Qui, a San Salvo (dove dal 15 luglio ha preso servizio, ndr) ci sono tre turni. Servirebbero anche a Rieti e, per farlo, personale, anche stagionale; perciò sarebbe necessario un concorso. Se ne era anche parlato, ma è stato impossibile farlo a causa dello stato deficitario dei conti comunali”.
Foto (archivio): RietiLife ©