Oggi, venerdì 12 luglio, dalle ore 18 in piazza della Libertà a Passo Corese di Fara in Sabina (RI), si parlerà di acqua, o meglio di acqua che non c’è più.
“Di acqua – scrive FarfaInSorGente – che sempre più spesso non esce dai rubinetti delle nostre case, di acqua che da tempo non scorre più nel fiume Farfa, di acqua che, nonostante tutto ciò, Acea S.p.a. utilizza per fare profitto vendendola all’ingrosso ai Comuni della Sabina mentre il nuovo gestore privato APS S.p.a. ce la fa pagare molto cara. Infatti, dopo il rilascio, da parte della Regione Lazio, della concessione delle sorgenti Peschiera e Le Capore (500 milioni di metri cubi l’anno) a Roma Capitale, e per essa alla multinazionale Acea S.p.a., per i Comuni della Sabina non sarà più garantito il diritto all’acqua potabile e il fiume Farfa potrà essere prosciugato senza alcun obbligo per Acea di riduzione delle perdite”.
“Oltretutto, i ristori ambientali non arriveranno mai come dovuti per legge, in tal modo condannando in partenza al fallimento proprio APS S.p.a. che, come sta già avvenendo a Viterbo con Talete S.p.a., è destinata alla completa privatizzazione se non ci sarà un cambio di rotta da parte della politica – aggiunge FarfaInSorGente – Ed è per questa ragione che, a cominciare da venerdì prossimo, chiederemo a tutti i cittadini indignati di costruire insieme una forte mobilitazione, capace di imporre una concessione cointestata delle sorgenti Peschiera e Le Capore anche ai Comuni della provincia di Rieti, l’attuazione della Legge 5 del 2014 per la ripubblicizzazione dell’acqua nel Lazio e, dunque, il superamento di forme di gestione privatistiche come Acea S.p.a. e APS S.p.a., nel rispetto del referendum popolare del 2011. Ai Sindaci e Amministratori invitati ad intervenire chiederemo da subito uno scatto d’orgoglio per il nostro territorio e di mettersi al fianco dei proprio cittadini”conclude FarfaInSorGente.
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