(ch.di.) “In quelle lacrime c’è tanta gioia e una rivincita personale per i cinque anni d’inferno che ho vissuto” sono le parole di Roberta Bruni dopo la medaglia d’oro vinta alle Universiadi di Napoli nel salto con l’asta stasera, al San Paolo. Un 4,46 che le vale il gradino più alto del podio, la medaglia più bella e un ritorno in splendida forma, per lei che mancava da un podio internazionale dai Mondiali Under 20 e non saltava così bene dal 2013.
“In quelle lacrime anche un pensiero per una persona a me cara che non c’è più: mia nonna Clara sarebbe stata orgogliosa – aggiunge Roberta Bruni, cresciuta con addosso la maglia della studentesca è allenata al Guidobaldi dal reatino Riccardo Balloni – Riparto da qui, da questa medaglia d’oro: tutto il merito, oltre a me, va a Riccardo Balloni e alla fiducia che da sempre mi dà. Un grazie speciale a Francesca Esposito, la mia consulente filosofica, che mi ha fatto ritrovare fiducia e consapevolezza della persona che sono. Grazie a tutte le persone che non mi hanno mai lasciato sola, ai miei genitori, a Carlotta, ai Carabinieri. Il 4,56 lo valevo, ce l’ho nelle gambe da un po’ e so di poter migliorare il record italiano. Spero di farlo presto. La svolta al 4,41: ho guardato negli occhi Riccardo e mi ha detto ‘voglio che lo salti al primo’ e da lì mi sono sbloccata. Poi quel 4,46 era voluto ma non aspettato: sapendo di avere già la medaglia al collo la tensione era un po’ scesa. Sentivo addosso una felicità che non provavo da anni e mi è piaciuto avere tutti gli occhi su di me, in uno stadio così importante. Adesso me la prendo comoda, vacanza in crociera qui a Napoli! E poi Assoluti a Bressanone per dare l’assalto ai Mondiali di Doha”.
Foto: Colombo/Fidal ©