“Nel 2019 nella Regione Lazio torneremo ad avere un saldo in pareggio nel differenziale tra il personale assunto e quello fuoriuscito dal sistema sanitario regionale. Si tratta di un dato storico visto che dal 2006, anno in cui si è entrati nel Piano di rientro, il differenziale tra unità di personale assunte e quelle uscite è sempre stato mediamente negativo per 800/900 unità. Questo significa che nonostante i paventati effetti di Quota 100 nella nostra regione, grazie alle misure messe in campo, si è invertita la rotta con una straordinaria stagione di concorsi e con investimenti importanti per potenziare gli organici ed il personale”.
Lo dichiara l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato. Entrando nello specifico nell’anno 2017 il dato era negativo per -782 unità di personale, mentre nell’anno 2018 il dato è sceso a -498 unità di personale e per il 2019 ci sarà un saldo in pareggio. In particolare nel 2018 sono stati reclutati +245 medici rispetto all’anno precedente (8.362 contro gli 8.117 del 2017). Sempre nel 2018 sono in netto calo anche i contratti a tempo determinato che segnano un -322 rispetto all’anno precedente a testimonianza dell’avviato processo di stabilizzazione del personale sanitario nella Regione Lazio.
“Nei primi sei mesi del 2019 la Regione Lazio abbiamo già avviato le procedure per reclutare circa 2 mila unità di personale che entrano in servizio presso il Sistema sanitario regionale. Questi numeri ci permetteranno di tornare al segno positivo per una sanità nel Lazio che torna ad investire sul personale. Stiamo facendo fatti e non parole mettendo in campo uno sforzo straordinario – ha concluso D’Amato – per implementare gli organici e garantire l’assistenza sanitaria del territorio. Nel Lazio si è aperta una grande stagione caratterizzata da concorsi, stabilizzazioni e grandi investimenti infrastrutturali e sulle tecnologie”.
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