L’Azienda Sanitaria Locale di Rieti ha rinnovato l’appello all’attenzione e alla necessità di adottare comportamenti corretti per evitare i colpi di calore, soprattutto per i pazienti cosiddetti “fragili”; cioè persone sopra i 65 anni, disabili, malati cronici o persone che fanno uso abituale di farmaci, i neonati, i bambini molto piccoli.
Presso l’Unità di Medicina e Chirurgia di Accettazione e d’Urgenza dell’ospedale de’ Lellis di Rieti, nelle ultime settimane si è registrata una media di 25-30 accessi al giorno correlabili all’ondata di caldo. Esaminando le statistiche di accesso del mese di giugno sono stati trattati, su un totale di 2902 accessi, 374 pazienti al di sotto dei 15 anni e 1048 al di sopra dei 65, con un aumento dovuto alle patologie correlabili all’ondata di caldo valutabile intorno al 15% (disidratazione, colpo di calore, astenia). I sintomi del colpo di calore sono mal di testa, debolezza, nausea, sete intensa, crampi, confusione mentale, dolori al torace, tachicardia, innalzamento della temperatura corporea, perdita di coscienza. “Nel caso in cui si verifichi un malore dovuto al caldo, chiamare il 118 e, nel frattempo, far distendere la persona in un luogo fresco, sollevare le gambe, fare bere molta acqua e abbassare la temperatura corporea bagnando con attenzione il viso e il corpo” dice la Asl.
“Inoltre, è opportuno ricordare alcuni accorgimenti da seguire in questo periodo: uscire all’aperto solo nelle prime ore del mattino e la sera se non altrimenti necessario. Bere abbondantemente acqua (non fredda) con particolare attenzione ai bambini che non bevono autonomamente. Alimentazione leggera, in particolar modo a pranzo, con abbondante uso di frutta e verdura di stagione. Per alcuni, sotto consiglio del proprio medico, può essere utile assumere degli integratori di sali minerali. Anche gli indumenti devono favorire la traspirazione evitando tessuti sintetici. Ultimo consiglio: in caso di malore, assumere immediatamente la posizione declive senza tentare di resistere ai sintomi; questo eviterà cadute rovinose con conseguenze spesso molto gravi” ha concluso la Asl
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