L’Unione Camere Penali italiane ha indetto uno sciopero delle udienze penali per il 9 luglio in tutta Italia, Rieti compresa.
“L’esecuzione penale in Italia – si legge nella delibera dell’Unione Camere Penali Italiane – ha imboccato una strada buia e senza uscita, costellata da sistematiche violazioni dei diritti umani. L’attuale Governo dimostra uno stato confusionale e distruttivo sui temi della detenzione che desta allarme e preoccupazione, perché in totale contrasto con i principi costituzionali e con le più elementari regole di un Paese civile“. Nello specifico “Alla decisione politica di sminuire, attraverso l’emanazione dei decreti delegati, la portata della Legge delega di riforma dell’ordinamento penitenziario varata nella precedente legislatura è corrisposta l’introduzione di nuove ostatività (c.d. Spazzacorrotti) e l’inasprimento irrazionale delle pene (decreto sicurezza e decreto sicurezza bis, voto di scambio)”.
“I dati statistici del Ministero della Giustizia riportati mettono i brividi e fanno riflettere: quasi tutti gli istituti penitenziari presentano un sovraffollamento oltre il livello di guardia. La media nazionale, in continuo aumento, sfiora il 130%. Un solo medico di base ogni 315 detenuti invece di un medico ogni 150. Piante organiche del tutto insufficienti con solo 930 assistenti sociali e 999 educatori per circa 60.000 detenuti. “Sono cifre allarmanti che denunciano la materiale impossibilità di assicurare quel trattamento individualizzato che deve consentire il reinserimento sociale del condannato. Un sistema tutto incentrato sul reato e non sulla persona, come se dentro le carceri non vi fosse un essere umano, ma solo un’astratta fattispecie di reato” precisa la delibera.
L’obiettivo è dunque “metter mano ad una serie di iniziative in grado di umanizzare la pena e di riportare l’esecuzione penale nella legalità costituzionale come ci viene richiesto anche dalle giurisdizioni sovranazionali” e facendo leva questa tematica, l’Unione invita tutti gli avvocati all’astensione ed al dibattito in ogni sede sulla grave e drammatica situazione delle carceri. La delibera
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