Nella mattinata del 24 giugno, nella sede della Cgil di Via Garibaldi, si è svolta un’assemblea con il personale degli appalti storici in servizio presso le Istituzioni scolastiche della provincia di Rieti, organizzata congiuntamente dalla Filcams e dalla Flc Cgil Roma Eva per discutere il tema della internalizzazione dei lavoratori addetti alle pulizie sui posti accantonati dall’anno scolastico 1999/2000.
“In virtù della legge finanziaria del 2019, i 97 posti attualmente ricoperti da circa 200 lavoratori e lavoratrici dipendenti dalle Imprese appaltanti, dovranno essere trasformati dal 1° gennaio 2020, in posti in organico di diritto delle scuole a 36 ore, con regolare assunzione a seguito di procedura concorsuale, riservata a chi lavora con le suddette cooperative da almeno 10 anni, con contratto a tempo indeterminato al momento del concorso” scrive il sindacato.
“L’iniziativa ha visto la partecipazione di numerosi lavoratori con i quali sono stati messi in evidenza le problematiche, la tempistica e soprattutto gli obiettivi dell’azione sindacale: favorire la massima stabilizzazione dei lavoratori sia a tempo pieno che parziale, ridurre al minimo la mobilità, assicurare la vigilanza durante tutta la procedura concorsuale, garantire l’assistenza e la formazione nelle sedi della Flc in vista delle prove concorsuali” aggiungono dalla Cgil.
“In attesa dell’emanazione del Decreto interministeriale relativo al concorso, che definirà tempi, modalità del concorso, contenuti del colloquio selettivo, questa prima assemblea ha voluto fornire a tutti gli interessati un primo orientamento sulle prospettive di questo importante processo di stabilizzazione, con l’impegno di riconvocare in tempi rapidi un’ assemblea pubblica per definire tempi e modalità e costruire insieme un percorso di preparazione e di formazione. Questo processo di internalizzazione, rappresenta una grande occasione di inclusività contrattuale, portando tutti i lavoratori delle scuole pubbliche ad avere stessi doveri ma anche stessi diritti e soprattutto una garanzia di stabilità e di riqualificazione del profilo professionale, che porterà tutti a far parte della “comunità educante “ concetto fondamentale del Ccnl scuola Università e Ricerca 2016/2018″ conclude Cgil.
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