Presentata in Commissione Cultura, spettacolo, sport e turismo, presieduta dalla vice presidente Marta Leonori, la proposta di legge n. 163 di iniziativa di giunta sulle norme in materia di servizi culturali regionali che abroga la legge regionale n. 42 del 1997 (Norme in materia di Beni e Servizi Culturali del Lazio) e successive modifiche e di disposizioni varie in materia di valorizzazione culturale.
“Visto il cambiamento del quadro nazionale c’era la necessità di adeguarci e avendo dato corso anche alla legge regionale sugli ecomusei e al relativo regolamento, abbiamo riportato anche questa tematica all’interno di questa legge per avere un unico strumento normativo. La pl esprime una continuità con gli elementi positivi della legge 42 e la aggiorna”, ha spiegato il capo di Gabinetto Albino Ruberti.
“Oltre ad integrare la legge sugli ecomusei, nella pl vengono fatte convergere diverse disposizioni di valorizzazione del patrimonio culturale del Lazio, materiale ed immateriale, la centralità del ruolo delle regioni”, secondo Ruberti che ha auspicato un iter abbastanza rapido.
Altro elemento distintivo, l’organizzazione dei servizi culturali regionali, “il cuore della legge”. Le principali novità in tale ambito sono: l’esplicita possibilità di ingresso nell’Organizzazione Museale Regionale di parchi archeologici, case-museo ed ecomusei regionali; l’introduzione dell’Organizzazione Archivistica Regionale e dei relativi Sistemi archivistici; l’esplicita introduzione dei Sistemi integrati di servizi culturali.
La nuova legge assorbirà integralmente le previsioni finanziarie annuali e pluriennali esistenti e le relative obbligazioni eventualmente già assunte per gli esercizi finanziari 2019 e 2020. Per il 2021 si provvederà invece ad istituire un apposito “Fondo per gli interventi in materia di servizi culturali regionali” nel quale convergeranno tutti gli oneri derivanti dalla nuova normativa.
“Si procederà ora all’elenco delle audizioni da svolgere sia su questa pl che sul piano triennale del turismo”, ha annunciato Leonori.
Nella stessa seduta è stato inoltre approvato all’unanimità lo schema di deliberazione che assegna 150mila euro per l’organizzazione del 10° World Tourism Event – Salone mondiale del turismo – Città e Siti Unesco che si terrà a Roma dal 26 al 28 settembre prossimi, negli spazi del Museo Nazionale di Palazzo Venezia. Un evento mondiale dedicato all’incontro tra domanda e offerta turistica di siti Unesco di cui l’Italia detiene il numero maggiore, ben 54 su 1092 presenti in 167 paesi, dei quali cinque nel Lazio: il centro storico di Roma, Villa Adriana e Villa d’Este a Tivoli, le necropoli etrusche di Cerveteri e Tarquinia e la Faggeta Vetusta dei Monti Cimini, ultimo riconoscimento avvenuto nel 2017. A questi si aggiunge dal 2013 il trasporto della macchina di Santa Rosa di Viterbo, patrimonio immateriale dell’umanità, mentre sono state recentemente candidate Civita di Bagnoregio e il sito seriale Monasteri benedettini italiani.
“E’ la prima volta che questo evento arriva nel Lazio, per due annualità. Una bella opportunità per il nostro territorio”, ha detto Ruberti.
“E’ un’iniziativa di grande valore in una location molto prestigiosa, ed è un fatto importante che tutte le direzioni e i settori lavorano insieme”, ha aggiunto Leonori.
Dei 150mila euro, 90mila sono risorse già impegnate allo scopo dall’Agenzia Regionale del Turismo, 41 mila 700 sono fondi per l’internazionalizzazione assegnati dalla direzione regionale per lo sviluppo economico a Lazio Innova, mentre i restanti 18 mila 300 sono risorse della presidenza della Regione Lazio – Comunicazione Istituzionale per le relative attività di promozione e comunicazione. Alla seduta erano presenti i consiglieri Francesca De Vito (M5S) e Fabio Refrigeri (Pd).
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