(ch.di.) Si è svolta questa mattina a Roma la cerimonia di assegnazione delle benemerenze sportive della Lega Nazionale Dilettanti e del Settore Giovanile e Scolastico, l’evento nazionale che ogni anno premia l’attività pluriennale di società e dirigenti dell’universo dilettantistico e giovanile. Tra i premiati anche Irfan Pengili, patron dello Sporting Rieti e volto notissimo del calcio cittadino. Questi i numeri delle onorificenze conferite oggi su proposta dei Comitati Regionali e della Commissione benemerenze: 51 società – delle quali diciassette al traguardo del centenario, quattro arrivate ai 75 anni di attività e trenta al mezzo secolo di storia – più 37 dirigenti federali e 112 dirigenti di società con una carriera di 40 o 20 anni. A consegnare il prestigioso riconoscimento ai protagonisti di giornata il presidente LND Cosimo Sibilia, il numero uno FIGC Gabriele Gravina e il presidente del SgS Vito Tisci.
PENGILI – Irfan Pengili, 60 anni, sposato, 2 figli, è di origini albanesi. Stabilmente a Rieti da decenni, a Roma è stato premiato per i 20 anni di attività da dirigente. Prima sotto l’insegna del Football Club Rieti, sotto la cui direzione sono passati tanti calciatori amarantocelesti e non solo. Direttore, certo, ma anche allenatore, sempre con la passione per i giovani stato il motore delle giovanili del Rieti fino a qualche anno fa. Poi le strade di Irfan e dell’amarantoceleste dello Scopigno si sono divise, con il dirigente che ha fondato lo Sporting Rieti dal 2012, realtà solido riferimento del panorama calcistico della città e non solo, di casa al Vecchiarelli di Villa Reatina.
I VERTICI – “Passione, impegno e responsabilità: è intorno a queste tre parole che ruota e cresce l’universo dilettantistico, alimentato ogni giorno dall’amore di dirigenti, società e ragazzi per il pallone – le parole di Sibilia – Abbiamo ascoltato direttamente dai protagonisti storie bellissime da ogni angolo d’Italia e tante altre ancora ce ne sono da raccontare. Senza di loro il calcio non avrebbe la stessa importanza, è giusto quindi celebrare il contributo vitale che continuano a offrire al servizio di questo sport e dei suoi valori”. A seguire l’intervento di Gravina: “Quella delle Benemerenze è una delle manifestazioni più belle, vive e sentite del calcio italiano. È una giornata di festa che evidenzia in maniera precisa il significato delle parole passione e sacrificio, simboli dell’orgoglio della classe dirigente del calcio di base. Le società ed i dirigenti benemeriti rappresentano le radici della nostra storia, la base su cui costruire insieme il futuro. Anche grazie a loro il calcio italiano è un mondo molto migliore rispetto a quello che alcuni vorrebbero farci credere”. “Oggi premiamo l’impegno e la dedizione che società e dirigenti hanno riservato in questi anni al calcio dilettantistico e a quello di base, quest’ultimo una grande realtà che ho l’onore di rappresentare – ha commentato Tisci – Se il calcio giovanile italiano ci sta regalando grandi soddisfazioni con le Nazionali, il merito è da condividere con chiunque abbia contribuito alla preparazione dei nostri migliori talenti”.
OSPITI – Tra gli ospiti che hanno partecipato all’evento il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli, gli ex presidenti di FIGC e LND Giancarlo Abete e Antonio Cosentino più il consigliere delegato di Federcalcio Servizi srl Mauro Grimaldi. Per la LND presenti, tra gli altri, i vicepresidenti Florio Zanon, Giuseppe Caridi e Sandro Morgana oltre al Segretario generale Massimo Ciaccolini, i consiglieri federali Maria Rita Acciardi, Stella Frascà e Giuseppe Baretti più i componenti del Consiglio Direttivo.
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