“Terminillo SÌ, Terminillo NO? Pronto il fatidico progetto TSM 2, il progetto di rilancio del Terminillo dove, a detta dei giornali, i tecnici avrebbero risolto tutte le problematiche connesse alle autorizzazioni VIA e VINCA”: lo scrive il Movimento Civico 27 maggio.
“Unico problema: ‘Attendiamo Cantalice‘. E proprio da questo ‘attendiamo Cantalice’ vogliamo dire che…
Il Movimento Civico 27 maggio vorrebbe evitare una battaglia ‘paesana’ tra favorevoli e contrari, al contrario opterebbe per far capire il nuovo progetto, far comprendere quali siano le reali potenzialità economico/occupazionali, e questo, secondo il nostro modesto parere, non può essere fatto leggendo semplicemente i giornali: ci vuole altro, molto altro, ci vuole qualcosa di istituzionale. Un progetto con un costo di una certa rilevanza, con un impatto – dicono – medio basso in zone non antropizzate, non può essere approvato dalla semplice Giunta o dal Consiglio Comunale senza che il cittadino abbia contezza di quanto si sta progettando/realizzando.
Businnes plan. Quante volte abbiamo sentito nominare questo “mistico” piano? Ma, realmente, quanti di voi ne hanno preso visione? Eppure, il businnes plan del TSM2 dovrebbe essere quel piano che dimostra l’utilità dell’investimento pubblico, ipotizzando, in base alle presenze/passaggi preventivati, le ricadute economico/occupazionali sul territorio. Bello sarebbe se i nostri amministratori presentassero questo piano alla cittadinanza, dimostrando agli eventuali scettici la bontà di quanto si sta approvando”.
“Scusateci per i tanti bla bla bla (anche ripetitivi) ma, per come la vediamo noi, ogni qual volta che esce un centesimo di denaro pubblico, l’atto amministrativo dovrebbe avere una trasparenza cristallina e, adesso come adesso, questo TSM2 tutto sembra meno che trasparente – continua il Movimento – Chiudiamo qui, auspicando che gli amministratori di questo paese non vadano all’approvazione del TSM2 a colpi di maggioranza, anzi, ci auguriamo che abbiano il coraggio di spiegare le ragioni del loro SÌ, ascoltando le ragioni dei NO, in un incontro pubblico, con tanto di foto, mappe e planimetrie, utili alla comprensione anche dei meno “ferrati” sull’argomento (meno ferrati, ma sempre contribuenti), aprendo magari la porta a qualche utile consiglio da parte di tanti cittadini che la montagna la vivono”.
Foto: Francesco PATACCHIOLA ©