Alla Sala Farnese di Poggio Mirteto parte oggi la seconda Residenza Multidisciplinare della Bassa Sabina con protagonista l’attrice e regista abruzzese Francesca Camilla D’Amico, finalista nel 2015 al premio scenario per Ustica con la regia di “Courage”. Fondatrice dell’associazione Culturale Bradamante – Teatro Racconto Territori – Francesca Camilla D’Amico porta avanti un teatro che affonda le radici nella memoria e nel territorio, inteso come moltitudine di persone, paesi, natura e identità culturali.
Ha proposto racconti teatrali, narrazioni in natura, nei centri storici, nelle case e nelle scuole, realizzando ricerche sui linguaggi teatrali, della musica e del canto popolare, laboratori didattici, rassegne e feste per valorizzare e restituire memorie perdute ai paesaggi. Dal 2017 dirige la rassegna “Teatro nel Borgo” e dal 2018 “Paesi in forma di rosa” Festival di teatro, racconto e musica tra Majella e Morrone.
L’artista è stata segnalata dalla nuova residenza partener, il Florian Metateatro Onlus con Progetto Oikos. La Residenza abruzzese ha ospitato nel mese di dicembre 2018 l’artista che necessita di poter sviluppare ulteriormente il proprio lavoro di ricerca artistica e di messa in scena. La sua candidatura è stata accolta per affinità con i temi trattati e con le modalità di ricerca drammaturgica utilizzati dall’ente titolare della Residenza Multidisciplinare della Bassa Sabina, e per l’apertura mostrata al rapporto con il territorio.
Le giornate di residenza saranno complessivamente 15 divise in due fasi di una settimana ciascuna nel mese di giugno (I fase) e ottobre (II fase). Nella prima fase, che parte oggi, Francesca si concentrerà sulla stesura e prima messa in scena del testo, nella seconda fase di residenza (ottobre), l’artista svolgerà gli incontri con il territorio, in particolare scuole e gruppi dei laboratori. L’idea progettuale è ispirata alla vita del biologo Paolo Barrasso (1949-1991) e ha come titolo “Quello dei lupi”. Barrasso, infatti, dedicò la sua vita alla protezione del lupo appenninico, partecipando al progetto del WWF partito nel 1976 denominato “Operazione San Francesco”.
Il lavoro di Paolo Barrasso si realizzò attraverso un’antenna speciale che serve per cercare i lupi e catturarli per dotarli di radio collare. Così, in un piccolo rifugio di legno, tra le montagne della Maiella e del Morrone, il giovane uomo studiò il comportamento dei lupi. Nel 1991 la montagna, mentre Paolo era sulle tracce di un’orsa con il suo piccolo, si prese anche Paolo. Soltanto tre anni dopo si avvererà il suo sogno più grande: la nascita del Parco Nazionale della Majella. La figura di Paolo Barrasso venne presto dimenticata, ma lo spettacolo che si realizzerà grazie alla residenza artistica di Francesca Camilla D’Amico farà tesoro delle sue poesie e delle sue fotografie.
La seconda residenza multidisciplinare della Bassa Sabina – TerrArte 2019 è organizzata dal Teatro delle Condizioni Avverse con il contributo del Mibac, della Regione Lazio e con la collaborazione dei comuni di Montopoli di Sabina, di Poggio Mirteto e di Salisano e si avvale della collaborazione di Lidia Di Girolamo (Tutor artistico interno); Roberto Anglisani (Tutor artistico esterno); Andrea Maurizi (Tutor tecnico); Anna Di Lorenzo (Facilitatore territoriale) e Alessio Dantignana (Tecnico di sala).
Foto: Paolo Di Reda ©