Morro Reatino presa pacificamente d’assalto da escursionisti e climbers per l’inaugurazione della falesia di Coste Lignano: le navette messe a disposizione dal Comune e dalla Quinta Comunità Montana hanno dovuto fare più volte la spola col paese per dare a tutti la possibilità di vedere e soprattutto di provare le nuove vie ideate da Alvise Mario, guida alpina, istruttore di arrampicata nella vicina Ferentillo, che ha lavorato tre mesi per aprire 21 vie. “E non è finita – dice – A settembre arriverò a 35 vie”.
Con lui c’era il padre Luigi Mario, grande scalatore, celebre guida alpina, monaco zen, oggi di nuovo in parete per provare le vie aperte dal figlio a poca distanza dall’antico eremo di San Michele Arcangelo. Il sindaco di Morro Reatino, Gabriele Cintia Lattanzi, ha ricordato il lavoro fatto dal Comune negli ultimi anni per valorizzare questa zona remota e bellissima dei monti reatini insieme alla Fondazione Varrone, che già finanziò il restauro di uno dei dipinti dell’eremo e ora ha voluto fortemente della falesia. “Lo abbiamo fatto perché arrampicare è uno sport esano, pulito e sempre più diffuso – ha detto il presidente Antonio D’Onofrio – e perché vorremmo che diventasse un’occasione per far conoscere un paese bello come Morro Reatino e mettere in moto un po’ di economia”. Dal giorno in cui il Comune ha promosso l’apertura della falesia, ha detto il sindaco, la pagina Facebook dell’ente ha avuto oltre 7500 contatti.
L’inaugurazione ha mobilitato il Cai di Rieti, la sottosezione di Poggio Bustone, presente con il reggente Simone Mostarda, il Cai di Leonessa, presente con Pino Calandrella che già in passato aveva aperto alcune vie di arrampicata nella zona, il Cai di Amatrice, presente con Ines Millesimi, e il gruppo del Soccorso Alpino, praticamente al completo, guidato dal capostazione Alessandro Mazzilli, che hanno provato le pareti. Mobilitata anche l’intera amministrazione comunale, con la vice sindaco Emanuela Angeletti e l’assessore Massimo Conti, alla loro prima uscita pubblica dalle elezioni. Ora c’è un motivo in pi per andare a Morro Reatino.