“La gestione del servizio idrico della nostra provincia (ATO3) ha registrato negli ultimi mesi diverse perplessità e contestazioni soprattutto in alcuni Comuni della bassa Sabina, alludo principalmente a Poggio Mirteto, Fara in Sabina e Montopoli” il Consigliere comunale delegato Comitato Controllo Analogo APS, Antonio Boncompagni.
“Da sempre assertore della gestione pubblica della risorsa idrica, ritengo opportuno stimolare un momento di approfondimento e di comunicazione sulla portata e sulle potenzialità di APS in cui il Comune di Rieti è socio di maggioranza e in cui sono consigliere delegato all’interno del Comitato per il Controllo Analogo dal novembre 2017; a riguardo devo dire con rammarico che a tutt’oggi non ho disponibilità della benché minima documentazione societaria sulle questioni più importanti pur avendola più volte richiesta ai vari Presidenti che si sono succeduti nel tempo. Una esigenza richiesta da molti cittadini utenti e da diverse associazioni di settore. A livello amministrativo il bilancio consuntivo recentemente approvato dalla Assemblea dei Soci prospetta una società che ha maturato nell’anno 2018 oltre 15 milioni di euro di debiti e che dovrebbe incassare circa 17 milioni di euro di crediti e rende bene l’idea della complessità e della portata economica di cui si tratta”.
“A riguardo è necessario che tutti, dai cittadini agli amministratori coinvolti, abbiano la percezione e la consapevolezza tanto della sostenibilità finanziaria quanto della vita amministrativa di APS. Aggiungo che ancora sono aperte alcune questioni importanti come i rapporti tra APS e SOGEA, e come il piano degli investimenti che fa coppia con i soldi del ristoro da Acea. Un obbligo per il Comune di Rieti socio di maggioranza di APS insieme alla Provincia di Rieti che dal canto suo dovrà uscire dalla Società stessa essendo Ente preposto alla programmazione e al controllo dei servizi e non già alla partecipazione attiva nelle Società erogatrici” conclude Boncompagni.
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