“A Rieti nel 2018 oltre l’87% delle cure sono state valutate di qualità molto buona e media. Di qualità molto buona l’attività nelle aree nervoso e respiratorio, mentre di qualità media per il cardiocircolatorio, osteomuscolare e chirurgia generale. Inoltre la provincia ha il tasso di mortalità per tumori più basso della regione. Sono alcuni dei dati presentati ieri dall’assessore alla sanità e l’Integrazione sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato, accompagnato dal direttore del Dipartimento di Epidemiologia del Lazio, Marina Davoli e dal direttore della Direzione Regionale Salute e Integrazione Socio-Sanitaria, Renato Botti contenuti in P.Re.Val.E. 2019– Il programma regionale di valutazione del esiti degli interventi sanitari nel Lazio“: lo scrive la Asl di Rieti.
“Da rilevare i dati 2018 relativi al numero di pazienti sottoposti ad intervento chirurgico entro le 48 ore a seguito della frattura del collo del femore: con una percentuale che supera il 54%, l’Azienda Sanitaria Locale di Rieti si attesta ai primissimi posti tra le Aziende Sanitarie del Lazio. Buona anche la proporzione di pazienti Ima Stemi (infarto miocardio acuto – paziente con sindrome coronarica acuta) trattati entro 90 minuti, pari al 55,6% con un trend in continua crescita negli ultimi 5 anni, la proporzione di Colecistectomie laparoscopiche con degenza post-operatoria inferiore a 3 giorni, pari al 98,5% con un trend in continua crescita dal 2010 e la mortalità per Ictus ischemico, pari al 7,3%; un dato quest’ultimo estremamente positivo se si pensa che il trend, dal 2010 all’attuale rilevazione, si è attestato sempre tra il +10% e il +20% (2013)” aggiunge Asl.
“Qualità molto buona anche per alcuni indicatori relativi all’assistenza sanitaria territoriale 2018. Nella Asl di Rieti, il tasso di ospedalizzazione per pazienti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva è stato pari al 6,9 per mille assistiti con Bpco: si tratta di un tasso tra i più bassi del Lazio. Tasso di ospedalizzazione tra i più bassi del Lazio anche per il trattamento dello scompenso cardiaco, pari a 1,3 per mille abitanti. In entrambi i casi è bene sottolineare che la bontà del valore dell’indicatore (tasso ospedalizzazione) esprime il buon livello dell’assistenza territoriale. Da segnalare il netto miglioramento della speranza di vita per la popolazione provinciale e l’assottigliarsi delle diseguaglianze nell’accesso alle cure” conclude Asl.
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