“Oggi il Consiglio regionale ha ridotto i vitalizi nel Lazio, con un taglio medio orizzontale media del 35% ai vitalizi dei 251 ex consiglieri, arrivando anche fino al 51%, risparmiando 6,6 milioni di euro l’anno” (leggi) a comunicarlo, con una nota, è Gabriele Lorenzoni, deputato reatino pentastellato.
“La Regione è stata “costretta” ad approvare questa norma dalla legge di Bilancio nazionale del governo (legge 145/2018), pena la decurtazione di una quota pari al venti per cento dei trasferimenti statali – prosegue Lorenzoni – Il taglio degli sprechi della politica, a partire dagli odiosi vitalizi, è una battaglia storica imposta dal Movimento 5 Stelle nell’agenda del Governo”.
“SE LO DICIAMO, LO FACCIAMO” – “Ci hanno sempre raccontato che non era possibile, ma come vedete se noi lo diciamo, noi lo facciamo, anche se poi i meriti li prendono gli altri”, commenta il deputato reatino
I “DECURTATI” ILLUSTRI – Venendo a casa nostra, si vedranno decurtato il vitalizio, a partire dal dal 1 luglio 2019: Giovanni Antonini, Luigi Ciaramelletti, Antonio Cicchetti, Andrea Ferroni, Roberto Giocondi, Anna Maria Massimi, Lidia Nobili, Mario Perilli, Gabriella Sentinelli, Gianni Turina.
La stoccata di Lorenzoni: “Alcuni di loro vivono di politica tuttora e lo facevano da prima che io nascessi; oppure, i casi come Lidia Nobili (3.996,18 lordi percepiti attualmente), condannata dalla Corte dei Conti ad un risarcimento di 125.000 euro per le spese pazze in regione Lazio durante l’era Polverini, o Andrea Ferroni (6.689,85 lordi al mese percepiti attualmente), fino a poco tempo fa a capo del Consorzio per lo sviluppo industriale della provincia di Rieti: infatti vediamo tutti come si è sviluppata l’industria a Rieti – prosegue la nota – grazie ai cosiddetti “competenti”, forse si intende l’industria dei parcheggi a pagamento dell’ospedale e quella delle ambulanze piazzate dentro l’ASI?”.
“GIORNATA DI GIUSTIZIA”- “Quando vi fanno credere che i soldi per i servizi non ci sono – conclude Lorenzoni – pensate a chi per anni ha percepito i soldi della comunità solo per essere stato consigliere regionale e, contestualmente, magari aveva un altro lavoro o ricopriva altri ruoli politici percependone l’indennità. E pensate anche che queste stesse persone si propongono come gli unici competenti in grado di comprendere chi fatica a trovare lavoro o arrivare a fine mese, magari criticando il Reddito di Cittadinanza.
Forse un giorno scompariremo ed allora i vitalizi torneranno col nuovo Governo, io tornerò a Milano perché un lavoro ce l’ho, ma oggi è una giornata in cui la giustizia sociale ha vinto, grazie al Movimento 5 Stelle”.
Foto (archivio): RietiLife ©