Si è svolto ieri, l’incontro con il Commissario al Sisma Farabollini, richiesto a gran voce dalle Segreterie Nazionali di Cgl, Cisl, Uil. Le Segreterie Nazionali hanno chiesto al Commissario, alla luce dei gravi ritardi della ricostruzione, quali siano i nodi da sciogliere al fine di accelerare e rendere più agevole l’iter della ricostruzione.
“Si è tornati a chiedere anche l’istituzione di un tavolo permanente con una cabina di regia a livello nazionale che coordini gli interventi sui territori colpiti dal sisma del Lazio, delle Marche, dell’Umbria e dell’Abruzzo. I responsabili territoriali di CGIL CISL UIL, delle regioni interessate, hanno concentrato i loro interventi sulle macro problematiche che fanno da comune denominatore, per tutti i territori, ed in modo particolare quelle relative: al personale precario dipendente degli enti locali, al Durc di congruità, al Cas ed alla busta paga pesante. Per ciò che riguarda nello specifico il Lazio e cioè il territorio reatino, abbiamo ribadito, oltre alle problematiche sopra menzionate, anche la drammatica situazione legata al territorio figlia da sempre della carenza di infrastrutture”dicono Cgil, Cisl e Uil.
“Abbiamo comunicato al Commissario Farabollini di quanto concordato al tavolo regionale e delle mancate risposte, che però sono arrivate, per una apparente assenza di sinergia tra governo centrale, regione e territorio.Sul versante delle infrastrutture abbiamo di nuovo chiesto a gran voce l’intervento del governo che, insieme con la Regione Lazio, deve definire compiutamente luogo e tempi certi della ricostruzione del nuovo ospedale di Amatrice e del nuovo ospedale generale di Rieti, il raddoppio dei 35 chilometri della via Salaria per Roma, nel tratto San Giovanni Reatino e Passo Corese, e gli investimenti strategici sul versante del collegamento ferroviario nella tratta Rieti-Terni-Orte-Roma” hanno continuato Cgil, Cisl e Uil,
“Dall’ufficio dell’Usr abbiamo appreso infatti che solo poco più di 700 domande sarebbero giunte dai privati per la ricostruzione a fronte di circa 9.000 domande attese dall’ufficio. Abbiamo dunque voluto stimolare l’attenzione del commissario su un aspetto che per noi è determinante e che diciamo da anni: senza infrastrutture non ci sarà ricostruzione e sviluppo. Scegliere di proseguire a vivere in un territorio di montagna, deve avere garantiti quei servizi essenziali e quel senso di positività che Governo e Regione devono trasmettere ai cittadini attraverso ospedali, rete viaria, scuole, cioè infrastrutture. Ciò che ci ha lasciato basiti sono state le risposte e le argomentazioni addotte dal Commissario il quale, per farla breve, ci ha comunicato che nulla di quanto richiesto è di sua competenza, in quanto il suo compito, è esclusivamente di monitoraggio circoscritto alle aree da ricostruire” confermano i sindacati.
“Dunque nessuna risposta attesa è giunta alle organizzazioni sindacali. Non ci resta che attendere la convocazione del sottosegretario Crimi al quale formuleremo le stesse richieste e la necessità di aprire un tavolo governativo permanente per i territori del sisma. Inoltre facciamo appello ai rappresentanti in Parlamento del territorio reatino, di opposizione e di maggioranza, che si facciano portavoce attiva di una battaglia che è di un intero territorio e che deve unire tutti. Le scriventi OO.SS. a difesa di cittadini della provincia di Rieti comunicano, a questo punto, che sono pronte alla mobilitazione in ogni forma ritenuta opportuna” hanno concluso Cigl, Cisl e Uil.
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