(ch.di.) Contigliano si è svegliata scossa questa mattina, dopo la rapina di ieri sera alle 20.40 (leggi il lancio di RietiLife e l’approfondimento). Il rapinatore, che poi si è dato alla fuga, ha puntato la pistola in faccia ai due dipendenti del locale per farsi consegnare l’incasso: appena 500 euro si trovavano dentro il registratore di cassa del bar pasticceria “Il Giardino“, a Madonna Croce.
RAPIDO – Secondo le testimonianze raccolte da RietiLife, il rapinatore, da solo, avrebbe parcheggiato l’auto a ridosso dell’uscita più nascosta del parcheggio di Madonna Croce; sceso dalla vettura, ha costeggiato le recinzioni delle abitazioni vicine e poi, una volta davanti al bar, ha coperto il volto con uno scaldacollo o simili e si è diretto alla cassa, minacciando poi i dipendenti con la pistola per farsi consegnare i soldi. Una volta riuscito nell’intento, si è dato alla fuga, prima a piedi dentro il parcheggio, poi in auto, in direzione Poggio Fidoni. Tutto in pochi secondi. In quel momento, ricordiamo le 20.40 circa, in zona non c’erano tante persone: oltre ai dipendenti, c’era un cliente del bar, di fuori, che si è accorto solo tardivamente dei fatti. La scena è stata ripresa da una telecamera dentro il bar: si vede un uomo, ci carnagione chiara, a volto coperto sbracciare e intimare ai baristi di consegnare i soldi. Immagini importanti.
PREOCCUPATI – Contigliano, come detto, è scossa: di rapine in paese se ne ricordano poche. Ce ne fu una negli anni ’90 in quella che ora è la filiale di Banca Intesa, tra via della Repubblica, via Regina Margherita e via Tiburzi-Diociaiuti. Poi, null’altro. Al massimo l’incendio di un supermercato che avrebbe dovuto aprire la mattina successiva al rogo, nei primi anni 2000. Di furti in casa, invece, tanti. E i cittadini, assieme ai commercianti della zona, sono preoccupati per la questione sicurezza. Sulle tracce del rapinatore – non è il primo colpo in zona e in città nell’ultimo periodo, con le rapine tornate pericolosamente di moda – ci sono Carabinieri e Polizia: la speranza è l’arrivo di nuove testimonianze o l’individuazione di nuovi dettagli che possano aprire una pista per rintracciare o “profilare” il rapinatore che, ma è tutto da verificare, potrebbe essere seriale e legato alle ultime rapine messe a segno nel Reatino.
Foto: DIOCIAIUTI ©