In centinaia sul Sentiero Italia CAI tra Leonessa, Cittareale e Amatrice

Escursioni lungo il rinnovato Sentiero Italia CAI, tra Leonessa, Cittareale e Amatrice l’11 e il 12 maggio alle quali hanno partecipato circa 200 persone da tutto il Centro d’Italia. Ha preso parte alla manifestazione anche il Presidente generale del CAI Vincenzo Torti che ha ribadito la solidarietà concreta e la vicinanza affettiva del Club Alpino Italiano alle popolazioni colpite dal sisma ora che i riflettori mediatici si sono spenti. Si è sottolineato quanto sia importante oggi proporre la frequentazione sostenibile, interessata, intelligente e rispettosa del territorio montano come modo per rilanciare territori messi a dura prova dagli eventi naturali.

“E’ stato questo il significato della due giorni laziale del Cammina Italia CAI 2019, la staffetta non continuativa che sta coinvolgendo tutte le regioni italiane per promuovere il rinnovato Sentiero Italia CAI”, si legge nel comunicato ufficiale. Nonostante le scoraggianti previsioni meteo, questi due giorni tra le terre mutate e dentro un paesaggio magnifico di verdi intensi ha coinvolto tanti camminatori che hanno apprezzato il sentiero, i panorami paesaggistici, la natura, i borghi, l’accoglienza, i sapori eno-gastronomici. Il SI (acronimo di Sentiero Italia) cos’è? Il Sentiero più lungo del mondo, é l’infrastruttura leggera che consente di scoprire a passo lento, senza soluzioni di continuità, le tante culture delle montagne italiane, è un cammino che simbolicamente unisce mentre in Italia la realtà sociale è sempre meno coesa, è un progetto che va coltivato per contrastare lo spopolamento e rilanciare l’economia di molte aree montane dell’arco alpino e della dorsale appenninica. Il Cammino di Santiago traccia il record di oltre 156.000 pellegrini e camminatori in tre mesi (statistica estate 2018), ma il cammino del SI, molto più vario, potrebbe superarlo se frequentato a più tappe, a distanza di mesi e a più riprese, pianificandolo con gusto dell’avventura e con curiosità.

L’11 maggio i camminatori, radunati prima a Leonessa, sono partiti dalla Frazione di S. Vito dove l’Università Agraria ha preparato un ottimo rinfresco per tutti in piazza. Hanno percorso il sentiero per 14 chilometri fino a Cittareale dove si è svolto un partecipato ed interessante convegno nella struttura messa a disposizione dal sindaco. I trekker hanno cenato e dormito a Cittareale per ripartire il giorno dopo, il 12 maggio, per Amatrice, lungo un sentiero più lungo che a causa delle avverse condizioni meteo è stato percorso solo per metà ma ha reso tutti soddisfatti per la bellezza e varietà degli ambienti attraversati. I partecipanti hanno poi fatto visita al cantiere della Casa della Montagna e in 120 hanno gustato un’ottima amatriciana sul posto. Che in questi contesti ha un altro sapore aggiunto: quello delle emozioni.

“Arrivare a piedi ad Amatrice lungo il Sentiero Italia CAI in un momento in cui sta prendendo vita, e ormai è quasi terminata, la Casa della Montagna, nella quale abbiamo creduto immediatamente dopo il terremoto insieme agli amici di Anpas, è un’occasione straordinaria”, ha affermato il Presidente generale del CAI Vincenzo Torti durante il sopralluogo nel cantiere. “Con questi progetti vogliamo portare entusiasmo e fiducia in persone che qui vivono e qui devono restare. Questa casa e questo sentiero che devono diventare il punto di riferimento di tutti coloro che vogliono tornare alla scoperta di un territorio bellissimo, non solo per le sue montagne, ma anche per ambiente, popolazioni, culture e storia. Dobbiamo dire grazie al coraggio delle popolazioni locali che ci permettono di credere che insieme si possa realizzare qualcosa di grande, che possa essere trasmesso alle generazioni future”.

La delegazione CAI che ha fatto visita al cantiere era composta, tra gli altri, dal Presidente del CAI Lazio Amedeo Parente, dal suo predecessore Fabio Desideri, dal Presidente della Sezione di Amatrice Franco Tanzi, dal Consigliere centrale Eugenio Di Marzio e da Paolo Demofonte del CAI Amatrice. La Casa della Montagna potrà rappresentare, hanno ricordato tutti, un importante punto di passaggio del Sentiero Italia CAI, un luogo di ritrovo per tutti coloro che amano la montagna e vogliono viverla, un luogo di formazione e un centro polivalente per i suoi frequentatori. E si è annunciato che proprio nella Casa della Montagna l’inaugurazione sarà un evento unico, con una mostra del grandissimo alpinista Riccardo Cassin amico di Walter Bonatti, in collaborazione con la Fondazione Cassin. Alla manifestazione di Cittareale era presente da Lecco il figlio Guido.

La due giorni è iniziata ieri a Leonessa, con il passaggio del diario che funge da testimone da parte del Presidente del CAI Abruzzo Gaetano Falcone (regione dove si sono tenute le escursioni del Cammina Italia CAI 2019 una settimana fa) al Presidente del CAI Lazio Amedeo Parente. Al termine dell’escursione, a Cittareale, si è tenuto un momento istituzionale, nel corso del quale il Sindaco Francesco Nelli ha ricordato che “le nostre bellezze naturalistiche sono un vero scrigno e il CAI rappresenta quel turismo sano che vogliano nelle nostre montagne. Possiamo ripartire se valorizziamo le nostre montagne. Continuate a starci vicino per promuovere il nostro territorio”.

Concetti ribaditi da tutti gli intervenuti, anche dal giornalista Stefano Ardito che è stato uno degli ideatori del Sentiero Italia negli anni ’80 e che ha rilanciato lo stimolo all’impegno: “grazie ad eventi come questo e alle iniziative culturali noi giornalisti riusciamo a ottenere spazio per parlare delle terre alte del cratere sismico, della loro frequentazione e della loro rinascita”. Il referente dell’attuale progetto sul Sentiero Italia CAI Alessandro Geri e gli altri intervenuti hanno sottolineato la necessità di dare un seguito alla risistemazione e rilancio del sentiero, attraverso i programmi escursionistici delle oltre 500 Sezioni CAI italiane (che potrebbero organizzare ogni anno un’escursione su un tratto del Sentiero Italia CAI di un’altra regione) e il coinvolgimento delle scuole dei circa 360 Comuni toccati dal grande itinerario. La convergenza di programmi farà la differenza di un turismo green, non massificante. Il SI é il tracciato escursionistico del Bel Paese che collega per oltre 6000 km tutte le regioni italiane: per un’esperienza lenta da vivere, da scoprire, da raccontare fuori dai luoghi comuni. (di Ines Millesimi Cai Lazio)

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