Foto: Luca PAGLIARICCI ©
(di Matteo Dionisi) È emozionato, gli si legge in volto la gioia e la grande soddisfazione per quello che ha fatto insieme alla sua squadra. Matteo Dionisi è tornato nel suo stadio, a casa sua, che lo ha visto protagonista nella passata stagione, quando con il Rieti ha vinto il campionato di Serie D: un anno dopo eccolo di nuovo vittorioso, con la maglia dei lupi dell’Avellino, dove con un netto 2-0 ha conquistato la Serie C nello spareggio in campo neutro contro il Lanusei (rivivi la gara). Per il difensore di Cantalice è la quinta promozione dalla D alla C, con il successo di oggi, la seconda consecutiva in un anno e la terza allo Scopigno. Sguardo al cielo ed emozione grande: nel giorno in cui si celebra la festa della mamma, il pensiero e il cuore, non può che andare lassù, a mamma Nadia che non c’è più.
Matteo, quando hai saputo che lo spareggio sarebbe stato giocato alla Scopigno, hai pensato ad un segno del destino?
“Un vero segno del destino, in casa mia, vicino ai miei famigliari e a chi mi vuole bene. Oggi è la conclusione di un sogno, perché di questo si tratta. Siamo un gruppo forte, unito, siamo riusciti ad aggiudicarsi questo risultato meritandocelo. Un grazie a questo pubblico, hanno fatto chilometri e chilometri per sostenerci e supportarci.”
Questa per te può essere una doppia soddisfazione? Visto che lo scorso anno hai vinto qui ma, non hai potuto disputare il campionato di C con il Rieti.
“Un po’ di rammarico per non essere rimasto qui a Rieti c’è. Questa è casa mia e se avessi potuto disputare la Serie C qui, sarebbe stato molto bello. La vita va avanti, per fortuna è capitata l’occasione di andare a l’Avellino e oggi mi godo questa giornata perfetta, con un pubblico devastante, non potevo chiedere di meglio.”
Dopo la piccola parentesi a Latina e prima del tuo approdo con i lupi, quanto sei stato vicino ad un ritorno in amarantoceleste?
“C’è stato più di qualche contatto con il direttore e il presidente, poi purtroppo le cose sono andate un po’ per le lunghe e avendo una famiglia non potevo aspettare molto. C’è stata una possibilità, soprattutto c’era la volontà da entrambe le parti, ringrazio il presidente Curci perché mi ha fatto sentire sempre la sua stima. Oggi ho conquistato il mio quinto campionato, sono felice”.