Il Coordinamento Diritto Salute e Politiche Sociali, con una lettera agli interessati, ha chiesto un incontro urgente al Presidente Zingarettti ed all’Assessore alla Sanità D’Amato per preservare la sanità reatina da tagli e trasferimenti di servizi.
“Abbiamo già perso 2 anni preziosi per rilanciare la Sanità reatina ed il suo ospedale in zona sismica. Avrebbero dovuto semplicemente applicare, anche per Rieti, come hanno fatto per le zone sismiche dell’Abbruzzo, l’art. 17 bis della Legge 45/2017, specificatamente per gli ospedali di Penne e Popoli nel Pescarese, per i quali, nella Delibera regionale, se ne raccomanda addirittura il ‘potenziamento’. Una prerogativa, evidentemente non riconosciuta all’ospedale di Rieti, unico rimasto in tutta la Provincia dopo la distruzione per il terremoto di quello di Amatrice e la chiusura di quello di Magliano Sabina” dicono dal Coordinamento Reatino Diritto alla Salute e Politiche Sociali.
“Nel frattempo, sono stati accorpati reparti come la Geriatria e la Nefrologia, previsti trasferimenti di attività per il Laboratorio analisi, il Servizio di Emotrasfusione ed Anatomia patologica, processi in gran parte bloccati dopo la protesta delle Associazioni e dei cittadini che hanno sostenuto, con ben 19.000 firme, l’appello per la revoca dei provvedimenti e l’applicazione delle norme a favore rimaste inapplicate. Non possiamo perdere altro tempo prezioso. Molti Servizi sono in grave sofferenza ed hanno bisogno di essere potenziati e riqualificati, mentre occorre subito costruire un nuovo ospedale antisismico al posto dell’attuale insicuro, per il quale, eventuali lavori di messa in sicurezza per molti anni ne pregiudicherebbero gravemente il funzionamento. Senza parlare della necessità urgente di costruire il nuovo ospedale di Amatrice, per dare un futuro a quella popolazione duramente colpita dal terremoto con centinaia di morti e feriti” aggiungono.
“Tantissime sono stati i passaggi del Presidente Zingaretti nelle zone terremotate ed a Rieti negli ultimi 3 anni per la ricostruzione, ma pressoché nulla sinora l’attenzione per preservare e potenziare l’ospedale ed i Servizi Sanitari reatini, da sempre in sofferenza e bisognevoli di essere aggiornati e potenziati per la sicurezza e le cure necessarie alla sua popolazione. È ora di recuperare il tempo perduto con un ‘Patto per la Sanità reatina ed il suo Ospedale’, con un confronto diretto, possibile in una grande assemblea a Rieti” concludono.
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