RITROVAMENTO – Il ritrovamento della bomba a mano della Seconda Guerra Mondiale era avvenuto a Torricella a inizio aprile scorso. A rinvenirla una donna, Angela Fabi, e suo nipote di 5 anni, Daniele, a passeggio nei boschi nei dintorni di via Coste di Caravetto. Durante la camminata, i due si sono imbattuti in un oggetto strano, nascosto tra le foglie e il terriccio: oggetto che hanno esaminato con diffidenza e con un bastone, non senza rischi, prima di avvisare il marito di lei, Vittorio. “Abbiamo contattato le forze dell’ordine – aveva spiegato Vittorio Sette – dovrebbe trattarsi di una bomba in dotazione alla Wehrmacht nel secondo conflitto mondiale”. Secondo le ricerche, infatti, l’ordigno potrebbe essere una Eihandgranate 39, carica di 112 grammi di dinamite, prodotta tra il 1939 e il 1945. Lunga 7,6 cm e con un diametro di 6 cm, pesa in tutto 230 grammi. È quasi certamente un “lascito” del passaggio nazista tra Rieti e Roma, di cui peraltro da pochi giorni è stato ricordato il tragico epilogo con gli eccidi di Quattro Strade, Leonessa e Monte Tancia.
FUNZIONANTE – La bomba, che si trovava a circa 50 metri dalla casa della famiglia che l’ha ritrovata, “era perfettamente funzionante ed è stato confermato che si trattava dell’ordigno di cui parlavamo quasi un mese fa” spiega Vittorio Sette.
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