L’hanno trovata a terra senza vita, sotto a Ponte Sisto, a Roma, col volto tumefatto: si tratta di Imen Chatbouri, di origini tunisine ma stabilmente e regolarmente in Italia da molti anni. Sul suo ritrovamento è scattato un vero e proprio giallo. La donna, 37 anni, nel 2012 era stata tesserata con la Studentesca Miliardi di Rieti: in patria era una eptaleta (bronzo ai campionati africani nel 2002) e con la società della famiglia Milardi, a dieci anni da quel successo, era tornata ad allenarsi nel giavellotto, non per molto tempo. Uno-due mesi al massimo, salvo poi non presentarsi più agli allenamenti come confermato dal dt della Studentesca, Alberto Milardi. Nello storico della Fidal, la federazione d’atletica figura un personale di 42,60 nel giavellotto, siglato a Roma.
A dare l’allarme del ritrovamento ieri mattina poco dopo le 10 è stata una passante quando ha visto il corpo steso a terra con diverse ferite. I primi ad arrivare sul posto sono stati i medici del 118 che però non hanno potuto far altro che costatarne il decesso.
Del caso si occupano ora gli agenti della Polizia. Ne emerge, oltre ai trascorsi sportivi, un passato e una vita burrascosi per la 37enne. Chi indaga non esclude nessuna ipotesi: dal gesto volontario all’aggressione. “Le ferite potrebbero essere state causate dalla caduta” spiegano.Ma solo gli esami autoptici potranno accertare le cause. Sul posto è intervenuto anche il magistrato che coordinerà le indagini.Il corpo è stato trovato sulla banchina sotto il ponte nel lato verso Campo de’ Fiori e l’ipotesi, tutta fa vagliare, è che l’ex atleta sia caduta dalla strada di sopra.
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