Non si ferma la polemica sollevata da Ascom ( a cui sono seguite le reazioni di altre associazioni di categoria) sull’iniziativa Vivaio della Fondazione Varrone. (leggi: l’iniziativa – la polemica).
“Il Vivaio promosso dalla Fondazione Varrone – scrive il presidente Antonio D’Onofrio – aprirà il 7 maggio e grazie alla presenza di esperti di una società di settore, offrirà una consulenza personalizzata e gratuita a chiunque voglia avviare un’attività imprenditoriale e ha bisogno di sostegno per farlo. È un’iniziativa promossa dalla Fondazione, la cui attuazione non poteva che essere demandata ad una società del settore. A quale organismo facesse riferimento tale società era sinceramente, di nessun interesse per noi, essendo convinti della bontà e della necessità dell’iniziativa, in un contesto economicamente sofferente come quello reatino, dove spesso ci si improvvisa imprenditori non avendo alternative, salvo fallire poco dopo dilapidando i risparmi di famiglia”.
“Tre associazioni – scrive D’Onofrio – gridano allo scandalo perché mettere in piedi un servizio teso alla promozione di impresa ed alla creazione di nuovi posti di lavoro per qualcuno non è di nostra competenza, per altri sminuisce il ruolo delle associazioni, per altri ancora è concorrenza sleale da verificare con un legale. Se da Vivaio nascerà anche solo una nuova impresa o troverà lavoro un solo reatino, noi della Fondazione ne saremo orgogliosi. È dal momento del mio insediamento che chiedo al territorio idee e proposte che abbiano una ricaduta reale e duratura sul contesto locale. Perché se c’è una desertificazione che bisogna temere non è quella delle strade e delle piazze, ma quella delle idee”.
“Nel deserto del centro abbiamo scelto di aprire un Vivaio di nuovi imprenditori. Lasciamo ad altri coltivare l’idea che è meglio non fare nulla piuttosto che lo facciano altri. La Fondazione, per statuto, è chiamata a promuovere sempre di più lo sviluppo locale: ‘facciamolo insieme’, dicemmo a metà ottobre presentando il nostro programma alla stampa. Siamo ancora di quell’avviso. Continuiamo ad aspettare idee e progetti su cui investire per il bene della città” conclude D’Onofrio.
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