(di Chiara Pallocci) Consulenza gratuita di esperti e arricchimento delle competenze di base necessarie alla creazione di un’impresa, piccola o grande che sia. Nasce, a Palazzo Dosi, “Vivaio“, l’iniziativa promossa e finanziata dalla Fondazione Varrone per sostenere il lavoro e lo sviluppo locale, ideale continuazione dell’attività di educazione alla auto-imprenditorialità sviluppata già nelle scuole superiori reatine insieme a “Junior Achievement”. “Abbiamo notato che mancano le competenze di base – commenta Antonio D’Onofrio, Presidente della Fondazione – c’è bisogno di informazione chiara e semplice, volta ad aiutare tutti coloro che hanno intenzione di aprire un’azienda”.
ALFABETIZZAZIONE IMPRENDITORIALE – “Vivaio”, così chiamano in Spagna quel pacchetto di gli spazi servizi dedicati alle persone che vogliono trasformare una buona idea in impresa: “Un progetto attraverso il quale «incubare» le idee che saranno imprese. Un terreno fertile dove svilupparsi e dare, poi, i propri frutti, arricchendo anche tutta la nostra provincia”, spiega Antonella Baiocco, in rappresentanza di Punto Impresa, l’azienda che si occuperà di fornire i servizi a tutti coloro che ne faranno richiesta. Promuovere un’azione di alfabetizzazione aziendale, un primo momento di accoglienza a sostegno del futuro delle microimprese: “Si parlerà dell’abc – prosegue Baiocco – della compilazione di corrispettivi piuttosto che della fattura elettronica. Bandi, finanziamenti”. Informazioni banali? Può darsi, ma fondamentali sul piano pratico.
L’ATTIVAZIONE – Il servizio sarà attivato a partire da martedì prossimo e si svolgerà in tre date settimanali, dal martedì al giovedì. Contattando il numero 0746/268160 sarà possibile fissare un appuntamento durante il quale delineare il proprio percorso imprenditoriale. “Vivaio” è un progetto di natura sperimentale della durata – solo iniziale, si spera – di un anno, con l’auspicio di arrivare presto anche a dei veri e proprio seminari formativi. Uno dei tanti tasselli dell’attività della Fondazione Varrone che, al momento, non si sbilancia sulla cifra investita: “Il nostro scopo è dare un servizio – chiude D’Onofrio – i soldi non sono importanti, così come non lo è la cifra messa a disposizione. Facciamoci tutti gli auguri che funzioni!”
Foto: Massimo RENZI ©