Vigili del Fuoco, presidio di Amatrice ancora a rischio chiusura. Cisl: “Basta promesse, va mantenuto”

Il presidio diurno dei Vvf di Amatrice rischia di chiudere i battenti il prossimo 30 aprile e, a distanza di qualche mese, la Fns Cisl Lazio scende di nuovo in campo per richiamare alle proprie responsabilità i vertici del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e del Sottosegretario Candiani: “Nello scorso mese di gennaio, la Fns Cisl Lazio, era riuscita attraverso una forte denuncia sugli organi di informazione a sventare la chiusura del suddetto presidio Vvf con la fattiva collaborazione dei sindaci Palombini e Nelli – dichiara Massimo Vespia, Segretario Regionale Generale – riuscendo così a portare i vertici del Dipartimento ad Amatrice e a posticipare di qualche mese quello che già allora era stato giudicato dall’opinione pubblica un grave arretramento dello Stato dalle zone del sisma”.

A pochi giorni dalla scadenza delle proroga si ripropone la medesima problematica: “A parte le facili promesse e le strette di mano di fronte alle telecamere non si comprende bene quale sia il reale intento dell’Amministrazione dei Vvf e della politica – commenta Vespia – Proprio per questi motivi, nell’attesa che ci siano autentiche e credibili prese di posizioni del Governo per garantire il soccorso tecnico urgente dell’area più colpita dal terremoto, la soluzione non può che essere quella di mantenere il presidio VVF suddetto”.

“Per l’ennesima volta – prosegue la nota – la Fns Cisl Lazio è di fatto costretta a sostituirsi all’Amministrazione VVF e a salvaguardare i cittadini e il livello di sicurezza in un territorio martoriato da eventi catastrofici. Sulla questione del Presidio, il sindacato più rappresentativo della categoria continuerà a portare avanti le proprie battaglie, restando al fianco dei lavoratori e della gente che pretende la giusta considerazione dallo Stato”.

Foto: RietiLife ©

 

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