Il monumento dedicato ai cani soccorso del sisma avvenuto a L’Aquila nel 2009 e ad Amatrice nel 2016, inaugurato da nemmeno 24 ore nella cittadina di Ghedi (Brescia), è stato vandalizzato. Si tratta di una statua che rappresenta i cani mentre fiutano sotto le macerie per trovare le vittime del terremoto. La mano di bronzo che spuntava dai resti in cerca di aiuto è stata sottratta e gettata in un cespuglio.
“Ricordo perfettamente, come se fosse ieri, le unità cinofile impegnate durante il terremoto a cui si deve la salvezza di centinaia di vite umane, come è stato d’altronde anche ad Amatrice” dichiara il presidente di Animalisti Italiani, Walter Caporale.
In quella triste occasione Animalisti Italiani Onlus era stata la prima associazione che ha allestito un presidio fisso per i volontari per contribuire alla raccolta di materiali di prima necessità, recuperando animali feriti o malati bisognosi di cure o in apparente stato di abbandono. Per oltre un anno e mezzo abbiamo aiutato centinaia e centinaia di famiglie terremotate, con animali, e decine e decine di cani e gatti randagi.
“Un gesto meschino e privo di senso – aggiunge il presidente Caporale – Lascia solo tanta amarezza per l’affronto al valore simbolico rappresentato dall’opera, una forma di vandalismo che è un chiaro segnale di inciviltà, una mancanza di rispetto verso i nostri amici animali che hanno rischiato la propria vita per salvare gli esseri umani. Nell’augurare Buone Feste senza crudeltà ai terremotati, ricordiamo ai vandali le parole di Papa Paolo VI: ‘Gli animali sono la parte più piccola della Creazione Divina, ma noi un giorno li ritroveremo nel Mistero di Cristo’. Un giorno anche voi vandali vi troverete accanto ai cani da salvataggio che oggi avete offeso ed insultato”.
Nella foto, un cane da soccorso con il suo conduttore ad Amatrice.
Foto: RietiLife ©