(r.l.) Una tesi sulla comunicazione durante un evento tragico come il terremoto. L’ha scritta la reatina Giulia Lupi, 26 anni di Canneto, Fara in Sabina. E l’ha proposta nell’ultima sessione di laurea magistrale all’Università di Pavia lunedì scorso. Risultato? Il voto di 110/110 con cui ha concluso il percorso nella laurea magistrale nel corso “Comunicazione Professionale e Multimedialità”. Una soddisfazione immensa per Giulia, che ha scelto come relatore il professor Alessandro Dell’Orto e correlatore il professor Stefano Colloca.
L’OBIETTIVO DEL LAVORO – La tesi di Giulia, come spiega lei stessa nell’abstract, nasce e si sviluppa a seguito di un episodio di natura disastrosa accaduto “nella mia regione di residenza: il terremoto del 24 agosto di Amatrice e del Centro Italia che ho desiderato collegare ad una mia grande passione, quella per il mondo del giornalismo. Lo scopo è quello di analizzare in maniera graduale per garantire chiarezza e comprensione, il cambiamento che è avvento nel mondo del giornalismo tradizionale e digitale soprattutto per quanto riguarda la comunicazione in emergenza per casi calamitosi”. Il lavoro “si conclude con una serie di riflessioni generali sui punti di forza e debolezza ad oggi della comunicazione– aggiunge Giulia – in emergenza e di crisi e di come il lavoro giornalistico in questi casi diventi sempre più attento e trasparente grazie all’impiego di nuovi strumenti e con una formazione sempre più costante”.
C’È RIETILIFE – Giulia Lupi ha aperto la sua tesi con una frase di Titti Postiglione, numero uno della Protezione Civile ai tempi del sisma 2016: “Solo una cosa è più veloce dei social network: il terremoto”. L’elaborato finale del suo percorso di studi è stato diviso in tre grandi capitoli: “Dal giornalismo tradizionale alle news 3.0: il giornalismo verso il mondo social”, “Media e Social media in rapporto alla comunicazione d’emergenza” e “#AMAtrice: Come Tg, carta stampata e social media hanno raccontato il sisma del Centro Italia”. E proprio in quest’ultimo capitolo che Giulia Lupi ha inserito l’esperienza di RietiLife nel terremoto di Amatrice, nel paragrafo “‘Amatrice non esiste più’: le 5 W sull’evento del 24 agosto 2016 secondo RietiLife”. Qui c’è il racconto dell’arrivo di RietiLife, prima testata al mondo, ad Amatrice, i lanci e il racconto di momenti tragici; una modalità operativa che ha contribuito a mettere in moto la macchina dei soccorsi. RietiLife ha ricevuto due premi per il suo lavoro nel sisma e la realizzazione di una tesi che contenga l’esperienza della nostra testata e di chi ci lavora, si può considerare un terzo riconoscimento.
Da tutta la redazione di RietiLife un caloroso “Complimenti” a Giulia Lupi e l’augurio di un futuro florido nel mondo del lavoro, nella comunicazione o dovunque voglia realizzarsi umanamente e professionalmente.
Foto: RietiLife ©