(di Chiara Pallocci) “Abbiamo pensato all’autismo degli adulti. Alle famiglie che pensano al futuro dei loro figli, a quello che ne sarà”. Con queste parole, Nunzio Virgilio Paolucci, Presidente dell’Associazione Loco Motiva, ha presentato il “Polo Autismo Rieti”, uno spazio funzionale destinato a laboratori e riabilitazione, residenzialità e socializzazione per le persone affette da autismo.
Un’idea che nasce dall’esperienza viva che diventa necessità: “Mio figlio è autistico, di un autismo severo, di quelli che non ti fanno conoscere il linguaggio verbale e non ti concedono un’autonomia sociale – prosegue Virgilio – Nonostante ciò si è laureato, per ben due volte. Entrambe con 110/110 lode. Ma, dal termine del percorso scolastico fino ai 65 anni, si sparisce dall’attenzione dei servizi sociali. E nel frattempo? Cosa succede in quel lasso di tempo?”. Nel frattempo c’è quel “welfare sociale” citato da Antonio D’Onofrio, Presidente della Fondazione Varrone che, insieme all’Ater – rappresentata da Giancarlo Cricchi, Commissario Straordinario – e alla Chiesa di Rieti , è partner fondamentale nella realizzazione della “Comunità Laudato Sì”, una struttura residenziale, seppur ancora circoscritta, per l’accoglienza stabile (ricavata da un appartamento in via S.Eusanio) ed il “Repair Cafè”, un laboratorio integrato e aperto al quartiere che si aggiungerà, nei locali della ex Chiesa sconsacrata di via delle Stelle, a quelli già presenti ed attivi nel Centro Sant’Eusanio. I due locali – entrambi di proprietà dell’Ater e concessi in comodato d’uso – saranno riadattati alla funzione specifica grazie alla Fondazione Varrone che ne curererà gli arredi e ad una “call” di piccole imprese edili reatine.
Il Polo Autismo Rieti si aggiunge ed amplia l’offerta del centro semi-residenziale di Sant’Eusanio già presente ed attivo dal 2013, “un salto di livello nei servizi“, come lo ha definito il Vescovo Pompili: “Sarà un Polo a vocazione ecologista, secondo principi indicati – definisce il Presidente di Loco Motiva, Virgilio – nell’Enciclica di Papa Francesco, ‘Laudato Sì’, dalla quel riprende il nome”.
Grazie al protocollo, firmato proprio durante la conferenza stampa, si è scelto di aprire una comunità unica nel suo genere, una comunità non più relegata alle campagne o alla periferia, bensì nel cuore di una città, tra le mura di un quartiere del centro storico: “L’orgoglio di questa città – interviene il Prefetto Giuseppina Reggiani – con i vostri ragazzi, oltre all’opera meritoria che svolgete, popolate e garantite a questo quartiere presenza e sicurezza”.
Al termine un breve esibizione al violino delle musiciste Agnese Martellucci e Camilla Zonetti.
Foto: RietiLife ©