Foto: Massimo RENZI ©
“Il ricordo delle tragedie procurate dalla seconda guerra mondiale e dalla guerra civile, la peggiore tra tutte le guerre, sia di monito alle giovani generazioni per coltivare le ragioni della pace interna e della serena convivenza tra i popoli”: con queste parole, stamattina, il sindaco di Rieti, Antonio Cicchetti, ha commemorato la tragedia delle Fosse Reatine.
A Quattro Strade, cerimonia alla presenza delle associazioni, delle autorità civili, militari e religiose ma anche dei bambini delle scuole. Per posare una corona di fiori sul monumento dedicato e commemorare quanto avvenne il 9 aprile del 1944: dopo i fatti del Monte Tancia e di Leonessa (che pagò un prezzo, in termini di vite umane, altissimo con l’operazione tedesca “Uovo di Pasqua”, costata la vita a 51 persone), toccò anche a Rieti e a Quattro Strade subire la ferocia dei nazifascisti che uccisero 15 partigiani. Si trattava di Giorgio Bonacasata, Giuseppe de Vito, Diego Eusebi, Giansante Felici, Giuseppe Felici, Mario Lupo, Giannantonio Pellegrini Cislaghi, Antonio Hotmann, Adamo Onofri, Roberto Pietrostefani, Francesco Segoni, Giuseppe Senzameno, Onofrio Sitta e due caduti ancora ignoti.