“Scuole sicure per tutti: serve una legge”, a 10 anni dal terremoto che ha colpito L’Aquila e i quasi 60 comuni del cratere, Cittadinanzattiva, l’organizzazione nata nel 1978 per promuovere l’attivismo dei cittadini per la tutela dei diritti, la cura dei beni comuni e il sostegno alle persone in condizione di debolezza, e Save the Children, l’organizzazione internazionale che da 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro, hanno presentato a Roma, martedì, presso la sala stampa della Camera dei Deputati, in via della Missione 4 a Roma, un manifesto per una proposta di legge sulla sicurezza delle scuole all’interno dell’evento “Scuole sicure per tutti: serve una legge!”.
Sono 4 milioni e mezzo gli studenti tra i 6 e i 16 anni residenti in province situate, in tutto o in parte, in aree a pericolosità sismica alta e medio-alta. Per loro, come per tutti i bambini e gli adolescenti della stessa età, andare a scuola è un diritto e un obbligo. L’obiettivo delle due organizzazioni è che venga depositata e discussa in Parlamento una proposta di legge che superi l’attuale frammentazione normativa e garantisca a studenti, personale docente e non docente spazi sicuri e protetti dove poter apprendere o lavorare senza rischiare la propria vita.
All’evento sono intervenuti Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva, Raffaela Milano, direttrice programmi Italia-Europa di Save the Children, Antonio Morelli, “Comitato vittime della scuola di San Giuliano di Puglia” e Cinzia Caggiano, la mamma di Vito Scafidi, che hanno portato le loro testimonianze e il loro contributo sull’argomento.
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