Non si placa la polemica tra la Asl e Fratelli d’Italia Rieti, soprattutto sul tema mobilità passiva dei pazienti dalla città ad altre regioni.
“La dottoressa D’Innocenzo continua a rispondere tramite note stampa (leggi) ma senza presentare i dati completi sulla mobilità passiva. Se è vero che i cittadini che si curano fuori provincia sono diminuiti, perché i costi della mobilità passiva sono aumentati, secondo la relazione sindacale sul bilancio, dai 67.700.674 euro del 2016 ai 74.224.595 euro del 2017? La dottoressa ci rimprovera sottolineando che, a suo dire, ‘parlare di sanità ai cittadini, senza approfondita documentazione e senza contemplare tutte le variabili di un sistema tanto complesso, significa non rispettare il lavoro di medici, tecnici ed infermieri’; secondo il suo pensiero allora potremmo farle notare che, allo stesso modo, da parte sua e dell’assessore D’Amato, che il loro rispondere con dati parziali significa mancare di rispetto ai cittadini ed ai contribuenti che chiedono risposte, che non si limitino al semplice numero di utenze ma comprendano anche i costi”.
“Consigliamo alla dottoressa D’Innocenzo di confrontarsi con l’utenza e con il personale medico che è per primo critico rispetto alla gestione, e magari di dare un’occhiata anche alle decine di commenti negativi espressi dai cittadini sui social network che hanno riportato la sua ultima nota stampa. Forse la percezione che lei ha non è la stessa che vivono i reatini sulla propria pelle. Ma soprattutto, se vogliamo parlare di rispetto, la dottoressa si adoperi affinché vanga rispettata la volontà popolare espressa dal consiglio comunale intero e organizzi l’incontro richiesto con l’Assessore regionale D’Amato, in modo da chiarire la questione una volta per tutte con i dati alla mano” conclude Fratelli d’Italia tramite le parole del Coordinatore cittadino, Matteo Carrozzoni.
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