Foto: Gianluca VANNICELLI ©
(di Christian Diociaiuti) “Una partita perfetta dei miei. Questo Rieti sa stare in campo, sa soffrire, è fatto di veri uomini. Una squadra guidata da un allenatore… mettete voi l’aggettivo”. Davvero, fatelo: l’invito è di Ezio Capuano che, ancora una volta e non senza l’ennesimo show (guarda il video) confeziona la partita della vita del suo Rieti che guadagna tre punti che mai avrebbe sperato di fare e avvicina la salvezza. Reggina battuta 1-0 grazie a Palma e 32 punti in classifica. La permanenza in C è solo da blindare.
SPOT – “Un tiro in porta ha fatto la Reggina: non le abbiamo concesso nulla, abbiamo avuto la possibilità di raddoppiare. C’era un rigore. La Reggina non ha mai palleggiato, non riuscivano a ricevere palla né Strambelli né Bellomo. Non vi meravigliate di questo Rieti” afferma Capuano analizzando la gara dei suoi e degli avversari. E poi continua. “Stiamo costruendo il miracolo Rieti. Portiamo la gente allo stadio e questa è la vera vittoria. Il Rieti sta costruendo dappertutto, allo Scopigno, a Cava, a Castellammare. Direi a tutti che questa squadra dà lustro alla città. Deve andare negli annali del calcio degli ultimi 20-30 anni, per come soffrono i ragazzi, per come s’impegnano. Il Rieti dimostra la dignità dell’Italia calcistica, Rieti è uno spot di pulizia del calcio per tutta l’Italia”.
CON I TIFOSI – “Mi sono messo tra i tifosi per vedere meglio la linea difensiva – spiega il fatto che, dopo l’espulsione, sia salito in tribuna proprio sotto la sua curva – mi dicono che non c’è mai stato coinvolgimento simile, la vittoria più bella è questa. Noi continueremo a giocare così fino alla fine. Ogni gara sarà quella della vita. E dico che la Paganese andrà a fare i playout; ma noi, quando saremo salvi matematicamente, giocheremo più tranquilli e ancora meglio. E domenica c’è la partita più importante dell’anno, a Pagani. Se perdi lì, rimetti tutto in discussione”.
PALMA – L’uomo partita (e RietiLife) è lui, Giuseppe Palma. Senza dimenticare le parate nel finale di Marcone sulle rovesciate di Martiniello e l’impegno di Marchi, che ha corso per tutto il campo per 95’. “Il gol l’ho dedicato alla mia ragazza Carola – dice sul cuore mostrato dopo la rete – abbiamo fatto la partita perfetta. Ce li siamo mangiati sotto tutti i punti di vista. Dico grazie il mister per la fiducia – aggiunge Palma, tornato titolare solo da due gare e preferito ad altri nelle altre precedenti – anche a livelli superiori si può stare in panchina. Pure Dybala sta fuori. Se il mister sceglie, c’è un motivo. Ma io mi sono sempre allenato bene , con la voglia di giocare e se ti danno l’opportunità serve ripagare”.