“Siamo sconvolti – dopo aver appreso la notizia della morte per avvelenamento di una coppia di aquile reali rinvenute al confine tra la provincia di Rieti e quella di Perugia , precisamente nel territorio di confine tra Leonessa e Monteleone di Spoleto”: lo scrive Lipu Rieti.
“Si tratta di un sito molto importante per la nidificazione di questa coppia che ormai da anni batteva il suo home range , abbiamo già individuato 2 siti rendez vous che i due magnifici esemplari utilizzavano per nidificare , quindi possiamo dedurre che erano ormai stabili, poiché la wilderness di quel luoghi è idonea per la densità delle risorse trofiche reperibili che è in buona salute. Il rinvenimento è avvenuto in un punto ‘isolato’, accanto al corpo di una volpe avvelenata e in parte già divorata. Da quanto appreso emerge un dato allarmante e gravissimo: si tratta di avvelenamento probabilmente da pesticidi zootecnici. Purtroppo di facile reperimento sul mercato” dice la Lipu.
“La dinamica risulta chiara agli inquirenti, si tratta di avvelenamento ‘passivo’. Intanto i due corpi degli accipitridi sono stati portati all’istituto zooprofilattico di Perugia per gli esami necroscopici in tal modo da risalire e confermare il sospetto della sostanza utilizzata. La comunità scientifica ornitologica e le associazioni sono incredule per l’accaduto, poiché ricordiamo che in tutto l’Appennino Centrale sono presenti all’incirca 35 coppie dell’Aquila Chrysaetos – dice Lipu – che molto lentamente sta provando a ripopolare i suoi habitat naturali. Questi eventi tragici vanno oltre ricordando la vera natura criminale di alcuni esseri umani. È necessario sapere che esistono norme per la protezione della fauna selvatica (L. 11\02\92 n 157), che tutelano queste specie e che per chi commette tali reati si rischiano pene come la detenzione in carcere. Confidiamo nel lavoro della procura che sta attivando tutte le indagini per rintracciare e indagare i responsabili del gesto”.
“Intanto invitiamo le istituzioni pubbliche e i rappresentanti istituzionali del territorio che a bisogno di promuovere iniziative di educazione e rispetto verso l’ambiente. È urgente ricordare anche agli organi deputati alla vigilanza che esistono metodi di prevenzione per evitare la replica di eventi tanto gravi. Ed inoltre è indispensabile che ogni cittadino sia vigile e custode del suo territorio soprattutto in aree dove c’è maggior bisogno di responsabilità e coscienza ambientale” conclude Lipu.
Foto: RietiLife ©