Arriva la secca replica del consigliere regionale ed ex sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, alle parole rilasciate stamattina dall’attuale sindaco, Filippo Palombini (leggi). Il pomo della discordia è l’Alberghiero e ad Amatrice è vera e propria spaccatura.
“Caro Filippo – scrive Pirozzi – Capisco che si possa essere distratti. D’altronde gli impegni quotidiani che un sindaco facente funzione deve assolvere sono tanti e gravosi. Capisco anche che viaggiare tutti i giorni da Roma ad Amatrice, comporta stanchezza e stress. Capisco l’impegno straordinario necessario per l’organizzazione della sagra degli spaghetti all’Amatriciana, per la quale mi complimento, salvo la piccola ‘svista’ legata all’installazione del palco per gli spettacoli a ridosso del cimitero monumentale. Capisco lo sforzo che ha comportato il posizionamento del plastico di quella che era Amatrice all’interno della struttura donata da Enrico Brignano. Capisco lo sforzo, anche fisico, nel presenziare a tutte le pose di prime pietre (Casa della Montagna, scuola, centro sportivo di Colle Magrone), opere già avviate durante il mio mandato. Capisco lo stato d’animo che si prova quando si ha difficoltà ad essere ascoltati da enti sovraordinati (Governo, Commissario per la ricostruzione), che ha portato ad uno stato confusionale. Un giorno si preannunciano imponenti manifestazioni popolari sotto Palazzo Chigi, il giorno dopo si accolgono ministri, il giorno dopo ancora si tira la monetina facendo ‘testa o croce’. Ti comprendo. Ma, far passare un messaggio come quello del tuo post di oggi su Facebook, ripreso da alcune testate, lo trovo sgradevole e frutto di distrazione, che ti ha portato a fare malainformazione. Non entro nello specifico della questione dell’Alberghiero, d’altronde la vita è bella perché è varia e non tutti la pensano allo stesso modo. Ma affermare che in questi 12 mesi io non avrei pensato ad Amatrice, lo considero offensivo. Eppure sarebbe bastato poco, andare sul mio sito, o essere informato direttamente, magari da una persona a te cara che da poco lavora in consiglio regionale. Sicuramente anche lei distratta”.
“Ti ricordo quindi quello che ho fatto – dice Pirozzi – accesso in via prioritaria ai bandi di finanziamento per i comuni maggiormente colpiti da sisma, Amatrice e Accumoli; interrogazione a risposta scritta sulla rimozione delle macerie nei comuni di Accumoli e Amatrice; interventi sanitari urgenti ad Amatrice e negli altri comuni colpiti da sisma; progetto per la realizzazione di una variante al Centro Storico di Amatrice; sostegno a favore delle vittime di eventi calamitosi, in particolare eventi sismici; approvazione della legge con le norme sulla prevenzione del rischio sismico e accelerazione degli interventi per la ricostruzione; meno 20% di Irap per le attività con sede nei comuni montani (ad Amatrice ce ne sono poche, ma sta in montagna); attivazione di bandi specifici attraverso Lazio Innova per le micro e piccole imprese delle aree depresse (ricordo che Amatrice è appunto in un’area depressa), nonché le dichiarazioni rese in tua presenza nella giornata di ieri dall’assessore Manzella, che pubblicamente ha ricordato il mio costante impegno, stimolo e controllo sui temi del dopo terremoto”.
“Riguardo alla tua delusione è forse pari alla mia – aggiunge Pirozzi – E ti parlo da cittadino del comune che temporaneamente amministri. Mi sarei immaginato che in questi 10 mesi venisse realizzato il centro giovanile. Il Comune di Bellaria e l’Associazione Riscatti stanno ancora aspettando. Per me e per le altre famiglie del posto sarebbe stato prioritario, visto che i nostri figli non stanno a Roma. Mi sarei aspettato il ritorno della raccolta differenziata, per la quale giacciono all’isola ecologica di Libertino 100.000 euro di donazioni in materiale. E tantissime altre cose, che per pudore civico ometto. Ti faccio comunque un grosso in bocca al lupo per la tua imminente campagna elettorale, con l’augurio che per la prima volta tu possa entrare dalla porta principale, attraverso le elezioni, come ho fatto io in Regione, forte della mia serietà e di 25 anni da amministratore pubblico al servizio della mia comunità. Senza alcuna gratifica economica o personale. Trascurando il mio lavoro e la mia famiglia, che è sempre stata al mio fianco, pur non avendo alcun vantaggio, diretto o indiretto. Se sarà così, fatti affiancare dalle persone giuste e soprattutto senza interessi. Senza invidia e acredine”.
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