(r.l.) Sospeso dalla scuola e niente gita. Non sta vivendo una bella situazione un 13enne che frequenta la terza media alla “Merini” di Campoloniano. Un fatto che ha gettato lui e la sua famiglia nello sconforto, proprio perché seguito da misure apparse alla famiglia e al ragazzo eccessive. E umilianti: come il dire che no “in gita non vai” davanti a tutti i compagni e alle loro famiglie. La vicenda è lunga e complessa, ricostruiamola: il protagonista, se così lo vogliamo chiamare, è un 13enne di origine marocchina, la cui famiglia vive da 20 anni a Rieti.
I FATTI – Secondo quanto apprende RietiLife, tutto sarebbe nato da un gioco tra due ragazzini tra i 13 e i 14 anni che frequentano la scuola di Campoloniano. Ieri, in maniera del tutto fortuita, il ragazzino di origine marocchina ha colpito al basso ventre un compagno di scuola. Compagno che, si è fatto visitare al pronto soccorso, pare senza conseguenze e senza alcun “rancore” con l’amico, costernato per quanto accaduto in momento di scherzo tra ragazzi. Pare tutto finito qui. E invece, nella serata di ieri la tegola per il ragazzino “colpevole” di aver colpito il compagno: tre giorni di sospensione con obbligo di frequenza il 15, 16 e 17 aprile. “Per infrazioni di natura disciplinare con annotazioni scritte sul registro di classe online, in particolare per aver assunto un comportamento che ha messo a repentaglio la salute e la sicurezza di un compagno di classe – si legge nel provvedimento protocollato dalla scuola diretta da Anna Maria Temperanza, il 26 marzo, oggi – il consiglio di classe (…) ha deliberato, in data 25 marzo 2019, di sospendere l’alunno” e “per le stesse ragioni il consiglio di classe ha disposto l’esclusione dal viaggio di istruzione, così come previsto dal regolamento di disciplina”. La madre del 13enne “convocata per il giorno 25 marzo alle 16.30 presso i locali della scuola, è stata debitamente informata” e “la scuola si impegna a rimborsare alla famiglia la quota versata per il viaggio di istruzione”.
NIENTE GITA – Provvedimento preso dalla scuola e comunicato, ieri, a voce alla famiglia, a cui si aggiunge, dunque, un’altra decisione: niente gita (di ben 5 giorni) per il 13enne. Uscita didattica che la famiglia del ragazzo aveva regolarmente pagato e la cui partenza era in programma stamattina, 26 marzo. La famiglia, comunque, si è presentata con il ragazzo alla partenza, e qui gli è stato nuovamente ribadito che no, loro figlio non sarebbe potuto partire con i suoi compagni. Conferma che è arrivata davanti a tutti (e nella perplessità degli altri genitori e dei compagni) e nel dolore del giovanissimo, che ha visto i suoi compagni di scuola partire per la gita e lui rimanere a casa. Nella disperazione, il ragazzo è stato anche colpito da una crisi e si è affidato al pronto soccorso. La famiglia del 13enne marocchino, che vuole chiarezza e giustizia nel trattamento, è assistita nella vicenda dall’avvocato reatino Alessandro Brucchietti e si opporrà alla sospensione (ha tempo 15 giorni) e all’esclusione dalla gita, visto che il provvedimento è stato adottato senza possibilità temporale di evitare l’esclusione dalla stessa. Anche uno “sconto di pena” o l’annullamento della sanzione, tuttavia saranno solo una magra consolazione. La gita non torna più. E l’umiliazione di veder partire i compagni senza essere lì con loro, quella, resta per sempre.
RietiLife resta a disposizione per eventuali repliche.
Foto: RietiLife ©