A distanza di tre anni dal sisma, le Associazioni insieme agli abitanti di Accumoli, hanno denunciato nuovamente lo stato di “grave ritardo nell’avvio dei lavori di ricostruzione e dell’abbandono nel quale versa l’intero territorio comunale”.
Ritardi che continuano a portare disagio anche a chi abita in zona e continua ad utilizzare le Sae assegnate, “strutture – dicono le associazioni – non adatte al territorio e al clima. “Da quasi un anno ormai anche la demolizione degli immobili appare del tutto ferma e anche le pratiche edilizie apparentemente più semplici, quelle relative agli immobili classificati B, stentano a partire, molto spesso anche a causa del perdurare immotivato delle cosiddette ‘zone rosse’ all’interno dei nuclei abitativi” dicono le associazioni.
A distanza di tre anni dal sisma le associazioni denunciano inoltre la “mancata individuazione di aree attrezzate da destinare all’accoglienza dei proprietari delle seconde case, che nelle more della ricostruzione, rappresentano l’unica risorsa economica in grado di mantenere economicamente vivo il territorio accumolese“. Per tale motivo i rappresentanti delle diverse frazioni hanno firmato un appello e con “spirito unitario e costruttivo”, hanno deciso di avanzare una serie di proposte – facendo tesoro dell’impegno pre-elettorale dei due vice Presidenti del Consiglio, Di Maio e Salvini – al sottosegretario per la ricostruzione Claudio Crimi, al commissario straordinario per la ricostruzione Piero Farabollini, all’Assesore alle politiche per la ricostruzione Regione Lazio Claudio Di Berardino e al sindaco di Accumoli Stefano Petrucci,oltre ovviamente ai due vicepremier.
“Rimozione delle macerie, avvio di opere di messa in sicurezza e urbanizzazione, riduzione dei tempi dell’iter autorizzativo, utilizzo SAE non assegnate o restituite, creazione aree attrezzate, area insediamenti produttivi, gestione dei danni lievi, norme e regolamenti vincenti, costo ammissibile a contributo per la ricostruzione, revisori dei conti, registrazione costituzione del consorzio, gestione del subappalto, istituzione di un albo per le associazioni, aggregati/consorzi, delocalizzazioni, università e gestione donazioni, piano sviluppo territoriale” sono queste le richieste fatte dai cittadini e dalle associazioni di Accumoli.
Foto: RietiLife ©